Il freddo è arrivato (anche se, in un certo senso, viene da dire quasi “finalmente”) e con sé ha portato anche uno dei malanni di stagione più temuti da gatti e proprietari: il raffreddore. Già, perché nonostante la calda pelliccia, anche i mici possono prendere freddo. Come capirlo? Diciamo subito che i sintomi sono abbastanza evidenti: il loro naso è sempre bagnato e irritato, vi è una grande produzione di muco, starnutiscono spesso, i loro occhi lacrimano e possono apparire stanchi, senza appetito e un po’ confusi. Insomma, più o meno come accade negli esseri umani.
Ma quello che noi bipedi consideriamo un “banale raffreddore”, nei pelosi non va mai sottovalutato. Così, una volta portato l’animale dal veterinario e una volta che il medico avrà confermato la vostra diagnosi (passo necessario, soprattutto se il gatto è molto giù), ci sono alcune azioni che anche i proprietari possono fare per agevolare una pronta guarigione. Per prima cosa, infatti, è bene evitare qualsiasi tipo di rumore molesto e non stressarlo con richieste di coccole o di giochi. Il micio domestico per tornare in forma ha bisogno di silenzio e di molto riposo.
Inoltre, è utile umidificare l’ambiente per aiutare il felino a liberare le vie respiratorie: cercate di mantenere gli appositi contenitori d’acqua sui termosifoni, magari aggiungendo gocce di essenza di camomilla o di eucalipto. Per evitare che il gatto continui a irritarsi naso e occhi grattandosi con le zampe, può essere utile procedere di tanto in tanto a una blanda pulizia esterna mediante un panno morbido lievemente imbevuto d’acqua o camomilla. Se il vostro amico fa difficoltà a mangiare, infine, per qualche giorno evitate le crocchette secche, più difficili da inghiottire. Quando il raffreddore è molto forte, il veterinario potrebbe anche prescrivere dei farmaci per contenere l’infezione del gatto. Ma attenzione, come dicevamo prima, il raffreddore nei felini non deve mai esser preso sotto gamba: se trascurato può tramutarsi in polmonite o broncopolmonite (in questo caso l’animale avrebbe anche la tosse), il che è non solo è molto peggio, ma anche più difficile da curare.
SE IL CANE HA IL RAFFREDDORE: SINTOMI E CURE
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