“Salve, vorrei un caffè, un cornetto e coccolare quel gatto per 10 minuti“. E’ più o meno questo quello che ogni mattina potranno chiedere i clienti del Crazy Cat Café, il primo bar dei gatti di Milano, ad Alba Gualtieri e Marco Centonza: nel loro locale, che aprirà tra pochi giorni, sarà possibile bere un cappuccino, ascoltare un po’ di musica, leggere un libro e ammirare e accarezzare 6 splendidi felini dai nomi dei cantanti: Freddie, Patti, Bowie, Nina, Elvis e Blondie.
“Amiamo da sempre i gatti – ha spiegato Alba a Il Giorno – Durante una vacanza a Osaka (in Giappone, ndr.) abbiamo visitato un ‘neko café’ e siamo rimasti molto colpiti. Abbiamo pensato che ci sarebbe piaciuto aprirne uno simile nella nostra città. Dopo un anno siamo riusciti a trovare lo spazio giusto, in via Napo Torriani 5. E tra pochi giorni apriremo“. Al Crazy Cat Café, infatti, tutto è a misura di gatto. Ci sono tiragraffi, giochi, passerelle e percorsi studiati per loro, stanze separate per lettiere e cibo, angoli relax. I sei mici, inoltre, sono seguiti assiduamente da una veterinaria e da una comportamentalista.
“Sono tutti gatti abbandonati o salvati dalla strada – ha proseguito Alba – e il Crazy Cat Café è per loro una seconda (a volte una terza) chance di vita. Uno dei mici che abbiamo adottato, Freddie, ha perso un occhio: con la sua presenza vogliamo spiegare che tutti gli animali possono condurre una vita normale. Anzi, lui è il più intrepido della famiglia“. Il locale quindi punta anche a creare una rete con le associazioni che si occupano degli animali da adottare. “Abbiamo previsto uno spazio bacheca dedicato ai mici in cerca di casa – ha spiegato Marco sempre a Il Giorno – Speriamo che il locale possa diventare un piacevole punto di incontro tra persone e gatti, attraverso gioco e coccole“.
A quando dicono i gestori, infine, gli ingressi saranno monitorati, per evitare situazioni di stress e sovraffollamento e i clienti dovranno rispettare alcune semplici regole: non potranno dare cibo ai gatti, dovranno impegnarsi a mantenere un adeguato volume della voce, evitare di fare foto con flash e rispettare il riposo e gli spazi dei pelosi.
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