Gatto Bello, produttore musicale: “In un mondo pieno di cani, c’era bisogno di un micio”

Quando abbiamo saputo della nascita della Bello Records, la prima etichetta musicale gestita da un micio, credevano si trattasse di una di quelle notizie che girano in Rete e che arrivano, solitamente, da qualche paese estero. Ma Gatto Bello, ovvero il titolare, è italiano, anzi italianissimo: infatti, il micione tigrato vive nel pavese insieme al suo bipede, che chiama affettuosamente “la Serva”, fa lo scrittore e, da pochissimo, ha deciso di lanciare la sua casa discografica. A settembre, inoltre, uscirà l’album d’esordio di una band di giovanissimi, gli Any Other, il primo lavoro prodotto dal felino. Noi lo abbiamo cercato per chiedergli di più sul suo progetto e su quali sono i motivi che spingono un tranquillo peloso domestico a diventare un manager. E, lui, ci ha risposto così.

Gatto Bello, come nasce l’idea di fondare un’etichetta musicale?
Dal desiderio di dare la meritata visibilità ad artisti che rischierebbero di finire in mano a etichette gestite da cani. Mi piace mettere in gioco l’esperienza che ho accumulato durante le mie vite per aiutare chi ritengo davvero meritevole. L’obiettivo principale della mia etichetta è fare in modo che i miei artisti siano felici.

Chi sono gli Any Other e come mai ha deciso di puntare su di loro?
Gli Any Other sono un giovanissimo (sono nati tutti tra il 1993 e il 1996) trio di Verona (anche se ormai vivono tutti a Milano). Adele scrive tutte le canzoni, suona la chitarra e canta, Marco suona il basso ed Erica la batteria. Ho avuto modo di conoscerli dopo aver sentito un concerto di Adele e aver ascoltato i provini che aveva registrato solo con la chitarra. Se andate al minuto 7:33 del video a fine intervista c’è il punto preciso di Sonnet in cui mi sono innamorato di loro.

Seguirà personalmente ogni loro iniziativa?
Certamente, ma facendo in modo di non essere mai d’impiccio. E in questo mi farò aiutare dalla Serva, dal mio agente e dal mio commercialista, che hanno già ricevuto precise istruzioni su come gestire i rapporti con la band.

gatto bello

gatto bello pezzo

Il suo essere un gatto la sta aiutando a farsi conoscere nel mondo della musica italiana?
Credo di no. Sono molto più basso delle altre “persone” del mondo discografico, quindi anche fisicamente è difficile notarmi, ma sto facendo il possibile per far sentire anche le mie fusa in un mondo sempre più competitivo e difficile. Vi assicuro: fare lo scrittore è molto più rilassante.

Ci tolga una curiosità: come si svolge la giornata tipo di un gatto manager?
Sveglia presto, colazione, riposino di un paio d’ore, lettura mail, scambio di messaggi con la band, pranzo, riposino di due o tre ore, un’oretta dedicata alla scrittura del libro, riposino, cena, film o libro, riposino notturno.

Infine, a parte la musica, quali sono i suoi interessi?
Mi piace molto andare al cinema, anche se faccio spesso fatica a vedere lo schermo se non mi metto in prima fila (ma in prima fila inizio a vomitare palle di pelo come se non ci fosse un domani), poi mi piace la buona cucina e girare in moto per la campagna pavese.

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