In questa storia sono diverse le cose che contano. Prima di tutto c’è una questione innegabile: i gatti possono piacere oppure no, possono riuscire simpatici oppure no ma sono creature speciali. Impossibile sostenere il contrario. Secondo: il legame fra la natura e gli animali – pure quelli domestici – sarà sempre fortissimo, supererà il tempo e lo spazio. Terzo: l’amore, quello grande, permette di concretizzare le utopie. Non sempre, forse. Ma spesso, sì. L’amore rende quasi tutto possibile. Così, dopo aver raccontato del gatto “nonno” viaggiatore, che ha percorso un lunghissimo tragitto dall’Australia all’Irlanda del Nord senza particolare fatica e ansie di sorte, eccoci a parlare di Stevie. Una gatta assai carina ma cieca. Proprio a causa di questo handicap, nessuno voleva adottarla. Tutti temevano le responsabilità derivanti da tale condizione. Poi è arrivato Patrick Corr, giovane filmaker. Che tre anni fa l’ha vista e se n’è innamorato. Da allora, sono compagni inseparabili. Vivono insieme, condividono mille cose e Stevie è anche diventata la “musa” del suo proprietario. Ovvero la protagonista di molti suoi cortometraggi.
Cortometraggi che, al di là della loro qualità artistica, hanno il nobile fine di incoraggiare le persone ad adottare animali anziani o con disabilità. Nell’ultimo, Patrick e Stevie attraversano le Comeragh Mountains in Irlanda, un tragitto fatto di sentieri rocciosi e ruscelli. Lui, per un po’, tiene lei al guinzaglio. Poi la libera e… Ed è incredibile come questa creaturina si muove su quella superficie. Con quale naturalezza. Sembra che ci veda, e anche benissimo! Una grande insegnamento da parte di entrambi, una preziosa lezione di vita. Ecco il video: siete pronti a commuovervi?
