Si chiamava Joe e aveva quasi 18 anni. Era un ex trovatello, un cane dolcissimo anche se, a causa di una grave malattia agli arti, non era più in grado di muoversi da solo. Ed è proprio per questo che è rimasto intrappolato nell’incendio che ha avvolto il garage che il suo proprietario aveva sistemato per lui, proprio sotto quella che un tempo era la loro casa. Non dovendo fare le scale tutti i giorni, Luciano Del Giudice (questo il nome dell’uomo) credeva che il suo cucciolone sarebbe stato meglio. E, invece, le cose sono andate diversamente.
Qualcuno ha appiccato il fuoco al garage di Joe, l’ennesimo attentato incendiario in pochi giorni in viale delle Vigne 42, a Porto Torres. Ma non è tutto: quando Luciano si è reso conto di ciò che stava per accadere, infatti, non ha esitato a lanciarsi tra le fiamme pur di salvare la vita al suo cane che stando ai racconti dei familiari, quest’uomo quasi ottantenne, considerava come un figlio. E per un lungo momento, quindi, si è temuto anche per la sua di vita: intossicato e sotto shock è stato soccorso e ora è fortunatamente fuori pericolo. Anche se la perdita di Joe gli ha procurato una ferita ancora più profonda.
ENPA TORINO: AMBULATORIO DISTRUTTO DAI ROM
Ora, si cercano i responsabili di questo folle gesto. Sembra fossero in due e che sapessero perfettamente dove andare e cosa fare, anche perché la serranda della “casa” di Joe era sempre aperta. Chi ha cosparso tutto di benzina, quindi, non può non aver visto il cane, la sua cuccia, la ciotola e lo ha fatto con l’intento di uccidere. A nulla è servito l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri, quando le fiamme si sono spente per il cane ormai non c’era più nulla da fare. Resta soltanto tanta rabbia per un atto di crudeltà inspiegabile che ha lasciato nella famiglia di Luciano Del Giudice e negli abitanti del quartiere un segno indelebile e molti interrogativi aperti.
Foto by Facebook