Anche se la maggior parte di questi mammiferi non sono un pericolo per l’uomo, è importante sapere come usano il veleno.
Quando si parla di animali velenosi, di solito vengono in mente serpenti e ragni. In realtà, ci sono anche diversi mammiferi velenosi che possono fare molti danni ai loro predatori o alle loro prede. I mammiferi velenosi primitivi un tempo popolavano la Terra e gli scienziati stanno ancora studiando le loro caratteristiche.
Tra i più diffusi al giorno d’oggi troviamo la talpa, un piccolo animale che conduce un’umile esistenza e infesta i nostri giardini con le sue buche. Sembra un animale innocuo e tenero, ma la talpa europea ha un asso nella manica che usa per cacciare: usa il veleno per iniettare e paralizzare le prede, stordirle e ucciderle.
Si tratta di un trucco utile anche perché queste piccole creature sono particolarmente affamate. Secondo uno studio pubblicato su Nature, le talpe europee possono mangiare fino a metà del loro peso corporeo al giorno.
Lemuri e ricci: teneri a prima vista ma in realtà molto pericolosi
Il modo in cui i ricci usano il veleno è un po’ diverso da quello degli altri mammiferi. Invece di creare un veleno proprio, usano il veleno di altri animali per avere un vantaggio. I ricci masticano pelli di rospi velenosi per rendere velenosi gli aculei sul dorso, che in realtà sono peli modificati, secondo uno studio di Nature.
Un altro mammifero velenoso è il simpaticissimo lemure. Questo animale si vede spesso nei video di YouTube mentre apparentemente ama essere solleticato. In realtà, in quel momento il lemure non si diverte affatto. Infatti, quando il piccolo primate alza le braccia, sta secernendo veleno da ghiandole specializzate nel tentativo di difendersi.
Il lemure è l’unico primate velenoso. Il veleno proviene da una ghiandola all’interno del gomito e l’animale lo mescola con la saliva prima di mordere la sua vittima.
Se il lemure morde l’uomo può essere molto pericoloso: il veleno può portare a uno shock anafilattico e persino alla morte nell’uomo.
Anche l’ornitorinco può usare il veleno. Con lo sperone che ha nell’arto posteriore, l’ornitorinco maschio può pugnalare la preda e rilasciare una sostanza velenosa incredibilmente dolorosa.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista MDPI Toxins, il veleno dell’ornitorinco provoca gonfiore, dolore prolungato e lancinante, nausea, sudorazione fredda e gonfiore dei linfonodi. Sebbene non siano stati registrati decessi umani a causa del veleno dell’ornitorinco, sono state registrate varie vittime tra i cani.