Prima di decidere di acquistare una tartaruga di terra come animale domestico, è importante conoscere alcuni fattori pratici e burocratici.
Il costo di una tartaruga di terra può variare a seconda della specie e dell’età dell’animale. I prezzi possono variare da 50 a 200 euro, a seconda delle dimensioni e dell’età dell’esemplare. Tuttavia, è importante ricordare che il costo iniziale dell’acquisto della tartaruga è solo una delle spese associate a tenerne una correttamente.
La spesa mensile del mantenimento di una tartaruga può aggirarsi tra 30 e 50 euro. Vanno considerate sempre le spese per il cibo e per la manutenzione del recinto. In alcuni casi, è necessario inserire nel budget anche le eventuali spese veterinarie.
Oltre alla consapevolezza sui costi di una tartaruga è importante anche fare i conti con le questioni burocratiche connesse. Molte persone ignorano gli obblighi connessi all’acquisto e al possesso di una tartaruga di terra. Per fare luce sulla questione, l’allevamento certificato Tartaitaly ha recentemente spiegato in un video su Youtube quali sono i documenti e le procedure necessario.
Le tartarughe di terra devono essere regolarmente registrate
Quando si acquista una tartaruga è importante richiedere anche il rilascio del certificato CITES. Questa è la sigla con cui è conosciuta la “Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione”. Questi animali, infatti, sono una specie protetta.
Il CITES è il documento principale di una tartaruga, l’unico con il quale è possibile regolarizzare l’animale. Sul documento vanno registrati vari dettagli, tra cui data di nascita e soprattutto la fonte. Con il termine fonte si definiscono i termini di scambio o vendita della tartaruga:
- Fonte C, che significa che c’è una libera vendita della tartaruga. Non ci sono vincoli in caso di cambio casa o passaggio tra diverse persone.
- Fonte F, che invece è più vincolante. Per dare via una tartaruga in fonte F (cederla, venderla, regalarla), bisogna sbrigare delle pratiche burocratiche presso i carabinieri forestali, in cui si stabilisce il passaggio di proprietà dell’animale.
Dall’associazione Tartaita mettono il luce i problemi di chi compra una tartaruga senza essersi informato sull’importanza di documenti come il CITES. Se la tartaruga viene venduta o regalata senza documenti, infatti, è molto difficile ottenere il rilascio di questi documenti.
Infine, dall’associazione arriva anche qualche consiglio per capire lo stato di salute della tartaruga al momento dell’acquisto. La prima cosa da guardare sono gli occhi: se sono belli aperti e vispi vuol dire che la tartaruga sta bene.
L’altro elemento da guardare è la parte inferiore del corpo della tartaruga, quello che può sembrare il suo addome e che nel gergo tecnico si chiama “piastrone“. Se il piastrone è indurito, la tartaruga è in salute. A volte anche gli stessi veterinari hanno difficoltà a capire se una tartaruga è in salute o meno.
Il responsabile di Tartaita, infine, sottolinea l’importanza di prendersi cura delle tartarughe e di rivolgersi ai veterinari o agli esperti in caso di problemi.