Gli animali fanno dei versi: ecco come si chiamano quelli più strani

Nel mondo animale ci sono animali che fanno dei versi molto particolari. Alcuni sono molto comuni ma altri sono davvero bizzarri.

Tra gli animali che popolano la Terra, tra i tanti particolari che distinguono ogni specie, anche la varietà di suoni prodotti è veramente sorprendente. Alcune creature sono solite produrre suoni delicati e melodiosi, mentre altre invece possono produrre suoni talmente strani e bizzarri che possono sembrare provenire da un altro pianeta.

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I versi degli animali. I nomi più strani (velvetpets.it)

La diversità di vocalizzazione tra le specie è utile per diversi scopi e spesso viene utilizzata soprattutto per la comunicazione, l’accoppiamento, la difesa, ecc. Inoltre questa vasta diversità è solo una delle tante cose che rende affascinante la natura animale, ma il suono non è l’unica cosa particolare.

I nomi bizzarri di alcuni versi degli animali

Tra i vari suoni emessi dagli animali, alcuni non li immagineresti mai, tant’è che persino i loro nomi sono bizzarri:

  • Il trillo dell’allodola: questo suono viene utilizzato dalle allodole maschio per attirare le femmine e per difendere il territorio. Quando viene emesso dall’uccello, produce note chiare e vibranti, spesso riprodotte persino nelle musiche classiche e folkloristiche.
  • Il bramito del cervo : si tratta di un suono iconico, prodotto dai cervi maschi in fase di accoppiamento, ma anche per stabilire la loro posizione. E’ un suono gutturale e profondo, molto simile a un ruggito. Viene emesso creando un unione tra un certo tipo di respirazione e la vibrazione delle corde vocali.
  • La giraffa landisce: nonostante la giraffa sia un animale molto silenzioso, il suo verso è simile a mugolii, lamenti o piccoli vocalizzi molto bassi.
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Versi degli animali (velvetpets.it)
  • Il fischio della marmotta: è un suono molto distintivo, si tratta di un fischio acuto e penetrante, udibile anche a molta distanza. Spesso viene emesso come suono di allerta di pericolo per le altre marmotte, da possibili predatori o minacce. In altre situazioni può essere interpretato come una comunicazione con partner o cuccioli.
  • Il furetto potpotta: il potpottare del furetto consiste in un insieme di suon che questi roditori utilizzano per esprimere gioia. Sono simili a sibili, gracchi o gorgoglii, che a volte somigliano persino a risate, soprattutto quando giocano, mentre in caso di frustrazione sono più sibilanti.
  • Il frinire delle cicale: conosciuto soprattutto da coloro che abitano in zone di mare o montagna, il frinire delle cicale è uno dei suoni più distintivi in natura conosciuti dall’uomo. E’ prodotto dal timballo, un organo appartenente ai maschi, situato nell’addome che rilascia il suono quando viene contratto, dando vita a un verso vibrante, come un ronzio costante. Viene emesso durante il periodo dell’accoppiamento.
  • Il coniglio ziga: i conigli non producono suoni rumorosi, ma il loro verso assomiglia a un fischio, un verso acuto e allungato, emesso per avvisare di possibili pericoli o predatori.
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