La produzioni di avocadi provenienti dall’Africa mette in pericolo gli elefanti del Kenya. A denunciare questa situazione diverse associazioni che hanno a cuore la sopravvivenza di una specie già fortemente minacciata da diversi fattori.
Come chiariscono diversi enti locali (ma non solo) la produzione di avocado in Kenya sta mettendo in grave pericolo la popolazione di elefanti africani, oltre che di moltissimi altri animali selvatici. Le terre sottratte alla fauna locale continuano ad aumentare senza limite e gli animali si ritrovano, praticamente, senza casa. E a complicare le cose anche il conflitto uomo-animale che aumenta proporzionalmente al diminuire delle terre abitabili per la fauna.
Come l’avocado mette in pericolo gli elefanti
Nonostante oggi questo frutto è sempre più ricercato nelle cucine di tutte il mondo (compresa quella italiana) è bene specificare che nella produzione di avocado la sostenibilità è praticamente assente. Il suo impatto sull’ambiente, infatti, è tutt’altro che trascurabile e a fare le spese, derivate dalla sua produzione, sono anche gli animali. Dalla produzione alla distribuzione l’avocado non è sempre sostenibile, ma sta mettendo a rischio gli elefanti in Kenya e molti altri esemplari della fauna locale. Il paese africano si trova tra i principali produttori mondiali di avocado, oltre ad essere il primo in assoluto nel suo Continente. Ma questo, nell’ultimo periodo, è costato al territorio, alla fauna e anche agli abitanti un grandissimo cambiamento.
Nei luoghi dove prima i contadini coltivavano le loro terre ora si estendono sconfinate piantagioni di avocado. Ovviamente, tutte proprietà di multinazionali. Per proteggere le piante e i frutti, ogni campo di avocado è circondato da grosse recinzioni elettrificate che sorgono principalmente per dissuadere elefanti, giraffe e altri animali. Ma gli animali, spinti da fame e sete, si avvicinano a queste recinzioni andando quindi incontro a morte certa. Diverse associazioni come Big Life Foundation denunciano queste realtà da molto tempo. E la speranza è che questo massacro autorizzato possa cessare, ma al momento niente sembra essersi mosso.
I luoghi più critici
Gli elefanti sono già vittime di diverse altre minacce e andando avanti così rischiano solo di andare incontro all’estinzione. Sono in particolare i terreni che circondano l’Amboseli National Park e il paesaggio dello Tsavo ad animare la preoccupazione degli animalisti. Questi luoghi, infatti, sono di passaggio per gli elefanti diretti verso le pozze o i corsi d’acqua. E in questi stessi luoghi il conflitto con l’essere umano è più forte. Se un elefante invade un area non sua raramente ne uscirà vivo.
Come scrivono da Big Life Foundation: “I membri della comunità locale potevano sentire il suono degli alberi strappati dalla terra, mentre i bulldozer trasformavano rapidamente 180 acri di habitat naturale in terra nuda. Ma quello che stavano davvero ascoltando era il suono di una nuova lotta per l’inizio dell’ecosistema Amboseli. La ragione? Avocado“. Una situazione divenuta critica soprattutto nell’ultimo anno, quando il Kenya ha vissuto il periodo di maggiore siccità negli ultimi 40 anni. Per via dell’emergenza molti allevatori e agricoltori hanno venduto le proprie terre alle società produttrici di avocado. E oggi questo, purtroppo, è il tragico e triste risultato.