Secondo una credenza diffusa le gobbe dei cammelli, così come quelle dei cugini dromedari, sono piene d’acqua. In realtà non si tratta di cisterne in carne e ossa, ma le gobbe sulla schiena hanno ben altra funzione. Derivate dal percorso di evoluzione, hanno comunque uno scopo utile alla sopravvivenza.
I cammelli, così come i dromedari, hanno sempre attirato l’attenzione per il loro aspetto singolare. La presenza delle gobbe (ricordiamo due sui cammelli e una sui dromedari) sulla loro schiena ha sempre suscitato la curiosità e l’interesse di tanti i quali si sono interrogati sulla reale funzione di queste ‘escrescenze’. Se una credenza diffusa attribuirebbe alle gobbe lo scopo di grandi cisterne piene di acqua, in realtà la loro funzione è bene diversa. Seppur, questo occorre specificarlo, concorre comunque alla sopravvivenza degli animali in luoghi aridi come il deserto.
Cammelli e la vita nel deserto
I cammelli vivono in aree spesso molto desertiche, a volte prive quasi totalmente di acqua. Questo ha fatto pensare che per sopravvivere questi animali riempiano le loro gobbe di acqua, così da utilizzarle da ‘auto-cisterne’ all’occorrenza. In realtà la funzione delle gobbe è ben diversa. Si tratta del risultato dell’evoluzione della specie e sono un deposito di grasso comodo da trasportare. Infatti, quando il cibo è disponibile i cammelli mangiano a sazietà per raccogliere le calorie necessarie a poter sopravvivere anche nei periodi di magra. Avendo la gobba piena di grasso un cammello può sopravvivere anche cinque mesi senza mangiare. Per questo, man mano che le riserve di grasso sono consumate le gobbe si snelliscono fino a svuotarsi.
Considerando la grande curiosità suscitata dalle gobbe dei cammelli e dei dromedari è interessante chiarire che questi animali non nascono con le gobbe. Esse si formano prima di compiere un anno di vita. Durante i primi mesi di vita ricevono energia prima con l’allattamento e poi con lo svezzamento. La gobba, però, nascerà in tempo per permettere all’animale di affrontare la prima stagione secca. Inoltre, nonostante la disparità di gobbe, il dromedario riesce ad accumulare tutte le energie del cammello. Da dove nasce, però, il mito del deposito di acqua? Cammelli e dromedari possono riuscire a bere fino a 114 litri di acqua in una volta sola e per trattenere tutta l’acqua i loro reni rimuovono efficacemente le tossine.
Inoltre, riescono a catturare l’umidità da ogni respiro che espirano attraverso il naso e per questo, in realtà, sono in grado di camminare tanto senza mai bere. Rispetto ad altri mammiferi, poi, i cammelli riescono a gestire la dispersione dei liquidi in maniera più efficace e questo gli permette di sopravvivere anche agli importanti sbalzi termici del loro habitat. Riescono, infatti, a sopportare escursioni termiche che vanno dai -20 a 50° C, senza dover mai cercare un riparo. Le gobbe servono anche a questo, essendo slanciate verso l’alto gli permettono di essere meno esposti alla luce del sole a picco e a dispendere meno calore, dove serve. Insomma, così come ci è accaduto in precedenza con altri animali, anche in questo caso abbiamo svelato un falso mito, ponendo invece l’attenzione sulle doti delle creature in questione.