L’obiettivo è quello di rendere le città più pulite. La scelta è quella di applicare dei test del DNA sugli escrementi dei cani, al fine di applicare multe ai proprietari. Una decisione che, però, ha generato non poche polemiche.
L’idea nasce dal Comune di Bolzano ed ha generato polemiche in tutta la città. Nonostante il principio si basi su una buona causa, non tutti hanno accolto con entusiasmo la scelta di applicare test del DNA sugli escrementi dei cani. La decisione sarebbe scaturita dal desiderio di rendere le città più pulite e multare tutti i proprietari che non si preoccupano di pulire la dove i loro quattro zampe hanno sporcato. Una decisione discussa nel 2020, ma che presto diventerà effettiva, non senza polemiche ad accoglierla.
Test del DNA per mantenere le strade pulite a Bolzano
Marciapiedi e strade coperte da escrementi sono un vero problema contro la lotta per rendere le città pulite. Ed è così che Bolzano decide di effettuare test del DNA su tutti quegli escrementi seminati per terra e non raccolti. L’obiettivo finale, con il supporto della scienza, è quello di multare i proprietari più irresponsabili. Come riporta il sito Leggo, l’assessore provinciale Arnold Shuler afferma: “In Alto Adige sono stati registrati più di 45.000 cani nei momenti di picco della pandemia. Ora il numero è leggermente diminuito, ma soprattutto nelle città sono aumentati i problemi legati alle deiezioni“. Raccogliere i profili dei quattro zampe sarà obbligatorio a partire dal 2024.
Ma i proprietari dovranno provvedere alla creazione del profilo genetico a proprie spese. Si tratta di 65 euro presso il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale e tariffa variabile presso i veterinari privati. Come riporta Il Corriere della Sera, dopo aver raccolto i dati genetici, le forze dell’ordine, le autorità locali e le istituzioni pubbliche potranno confrontare i campioni biologici con i dati archiviati a partire dal 2024. Il direttore del Servizio veterinario provinciale, Paolo Zambotto, precisa: “Tutti i proprietari di cani che non avranno registrato i loro amici a quattro zampe entro il 1 gennaio 2024 potranno essere sanzionati“.
Tra polemiche e approvazioni
Dopo la raccolta dei test del DNA, le multe per i proprietari che non raccolgono gli escrementi, dispersi su strade e marciapiedi, potrebbero essere piuttosto salate (superiori ai 100 euro attualmente previsti). I proprietari dovranno far prelevare al cane campioni di saliva o di pelo. In questo modo sarà possibile censire tutti i cani e poter effettuare i controlli sugli escrementi non raccolti. I test del DNA permetteranno maggiore controllo sui trasgressori, che non dovranno per forza essere colti sul fatto. Il provvedimento, però, scatena non poche polemiche.
Per Madeleine Rohrer dei Verdi, ad esempio, non si tiene conto del fatto che molti cani potrebbero essere dei turisti. Inoltre, non tutti i cani sono provvisti di chip e quindi difficili da ricondurre ai proprietari. Claudio Della, di Lista Civica per Bolzano, si è mostrato positivo verso questa decisione, ma ha voluto esprimere qualche perplessità in merito alle spese a carica dei cittadini: “Doveva essere a carico della Provincia“, ha ammesso. Una misura che potrebbe portare delle svolte importanti e che, in ogni caso, sottolinea ancora una volta la responsabilità dei proprietari nei confronti dei loro animali domestici.