Io salvo un randagio e il progetto di Oipa per aiutare i randagi. Grazie all’acquisto di un calendario o un’agenda ciascuno potrà dara il suo contributo per offrire un sostegno ai quattro zampe che, purtroppo, non hanno una casa. Un gesto di solidarietà, proprio in occasione della festa che più di tutte dovrebbe esprimere questo sentimento: il Natale.
In occasione del nuovo anno e in clima di feste natalizie, Oipa, da sempre attenta alla tutela e al benessere di tutti gli animali, lancia l’iniziativa: Io salvo un randagio. In particolare, pensati per l’evento, calendari e agendine il cui acquisto potrebbe permettere di aiutare tanti randagi e salvarli dalla strada. Il progetto in questione, infatti, sostiene i volontari che operano per garantire la sopravvivenza a tanti cani e gatti senza casa. E quale clima migliore, se non quello del Natale che sta per arrivare, per compiere un sano e bellissimo gesto di solidarietà?
Come aiutare i randagi
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) tutela da sempre i diritti degli animali e ha a cuore il benessere di ogni creatura, specialmente quelle più sfortunate. Proprio per questo motivo, dedica quest’anno (2022-2023) il suo calendario e le sue agendine come sempre agli animali e in particolare modo alle Giornate Internazionali in cui si celebrano le diverse specie animali. Dalle vendite dei calendari e delle agendine, il ricavato sarà destinato a finanziare il progetto Io salvo un randagio. Quest’ultimo, nello specifico, sostiene i volontari che operano per tutelare e garantire la sopravvivenza a tanti cani e gatti randagi. Nelle attenzioni dei volontari pasti quotidiani, ma anche cure mediche e la prevenzione di malattie infettive e tumorali con la sterilizzazione. A questo si aggiunge la ricerca di assicurare la basilare profilassi sanitaria (vaccini, sverminazione, antiparassitari) qualora questi servizi essenziali non siano garantiti dalle Asl veterinarie.
Come sottolinea Oipa, purtroppo, sono ancora tante le amministrazioni che non si prendono cura dei randagi. Tanti minimizzano il problema e molti fingono di non vedere, attribuendo l’assenza di interventi alla scarsità di fondi. Come scrive l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali in una nota stampa ufficiale: “In questo scenario, dove gli animali sono considerati ancora all’ultimo gradino di un sistema in cui la collaborazione tra associazioni e istituzioni è frammentaria e avviata nella gran parte dei casi solo su proposta delle associazioni, il peso delle cure degli animali soccorsi ricade dunque quasi esclusivamente sulle spalle dei volontari. È questo un onere che diventa a lungo andare insostenibile, soprattutto laddove la piaga del randagismo è ancora un fenomeno inarrestabile“.
Il progetto Io salvo un randagio vuole ricordare che ciascuno è in grado di fare qualcosa per aiutare i randagi. È possibile dare un sostegno concreto e riuscire così a soddisfare i bisogni di tanti animali che, per sfortuna, nascono randagi. Acquistando un’agenda o un calendario si può dare il proprio contributo, anche in occasione del Natale. Inoltre, per chi è desideroso nel voler fare di più, è possibile iscriversi all’Oipa, che da 40 anni si dedica tutti i giorni alla tutela di tanti animali in difficoltà.