In occasione di un incontro sul 75° anniversario della Costituzione, Giovanni Maria Flick ha parlato anche degli allevamenti intensivi. Il Presidente emerito della Corte Costituzionale, rivolto ad un gruppo di studenti, avrebbe definito le condizioni in cui oggi sono costretti a vivere migliaia di animali simili a quelle dei campi di concentramento.
Un paragone forte quello del Presidente emerito della Corte Costituzionale che, intervenuto in un incontro pubblico con un gruppo di studenti per parlare del 75° anniversario della Costituzione, ha definito gli allevamenti intensivi simili ai campi di concentramento.
Giovanni Maria Flick avrebbe utilizzato un parallelismo d’impatto per descrivere come le condizioni in cui vivono molto animali siano estreme. “Stiamo distruggendo scientificamente la biodiversità“, avrebbe detto il presidente emerito nell’incontro di Genova.
Gli allevamenti intensivi nell’ottica di Flick
In un momento storico, in cui la crisi ambientale e la crisi climatica minacciano costantemente gli ecosistemi, il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, ha voluto sottolineare l’emergenza di azioni immediate che tutelino anche tutti gli esseri viventi. Ai giovani, a cui ha parlato durante l’incontro pubblico a Genova, Flick avrebbe sottolineato come il nuovo testo dell’Art. 9 della Costituzione Italiana affronti la necessità di “pensare alle generazioni future“. Come scrive La Zampa, il Presidente emerito avrebbe affermato: “L’Articolo 9 della Costituzione lega il passato, ossia la tutela del patrimonio storico, anche quello negativo come la Shoah, la Risiera di San Sabba o le bombe a gas sull’Abissinia“. Proseguendo ancora: “La prima cosa che la riforma dell’Articolo 9 dice è che bisogna pensare alle generazioni future. Cioè ai nostri figli e ai nostri nipoti, perché noi abbiamo forse pensato troppo poco ai giovani mentre lavoravamo cercando di consolidare la Costituzione“.
E introducendo il tema relativo alla riforma dell’Art. 9 della Costituzione, Giovanni Maria Flick si collega anche alle condizioni degli allevamenti intensivi. “Stiamo distruggendo la biodiversità” ha affermato il Presidente emerito. Sottolineando come la causa primaria di questa drammatica situazione siano gli ogm e le condizioni, che superano di gran lunga il rispetto dei loro diritti, in cui vivono migliaia di animali. A tal proposito, come scrive ancora La Zampa, Flick avrebbe affermato: “Gli allevamenti intensivi degli animali ricordano nella migliore delle ipotesi i campi di concentramento, forse sono anche peggio“. E difatti, il Presidente emerito rivolto ai giovani (ma non solo) vuole ricordare come l’Art. 9 sia pensato, non solo per le nuove generazioni, ma anche per la tutela degli ecosistemi. L’equilibrio cioè: “Tra la persona e la natura” e, dunque e sopratutto, con la biodiversità.