La Regione Toscana avrebbe concesso la preapertura della caccia dopo il voto dei cacciatori. Il WWF protesta fortemente contro questa scelta che definisce un “Attentato alla natura“. Secondo l’organizzazione mondiale la decisone di aprire con anticipo la stagione venatoria non tutela in alcun modo la fauna che risulta già fortemente minacciata dalle condizioni climatiche estreme.
Siccità e temperature a limite hanno messo fortemente alle strette la fauna selvatica che si è trovata a dover sopravvivere in condizioni anomale ed estreme. Ora a mettere in crisi i tanti animali, che in questi mesi hanno sofferto per l’emergenza climatica e le sue conseguenze, anche la decisione presa dalla Toscana.
Nella Regione del Centro Italia, infatti, sarebbe stata approvata la preapertura della caccia. Scelta che l’organizzazione mondiale che si batte per la natura e la fauna, il WWF, ha fortemente contestato. Si tratterebbe di un vero e proprio “Attentato alla natura” che non tutela, tra le altre cose, le creature già stressate dalle alterazioni ambientali degli ultimi mesi.
Le proteste del WWF contro la caccia anticipata
Come si legge su Ansa, il WWF Toscana avrebbe commentato: “La giunta regionale della Toscana approva l’apertura anticipata della caccia quando c’è una fauna prostrata dalla siccità e dagli eventi meteorici estremi“. L’organizzazione mondiale rende note anche alcune delle specie che sarebbero incluse nell’attività venatoria anticipata. “Fra le specie cacciabili anche la Tortora selvatica, specie in grave declino a livello pan-europeo“. In questo modo, proseguono allarmanti dal WWF: “Si continua a calpestare le esigenze della nostra fauna per qualche voto dei cacciatori“.
Attraverso le parole del delegato regionale, Roberto Marini, come riporta ancora l‘Ansa, il WWF riferisce che la giunta regionale della Toscana avrebbe approvato la proposta dell’assessore Stefania Saccardi. Definita, ormai da tempo: “Alfiere dei cacciatori ‘senza se e senza ma’“. L’apertura anticipata della caccia sarebbe prevista, dunque, per i primi di settembre. Una decisione che il WWF non esita a definire “clamorosa“, specialmente perché non tiene conto della tutela degli animali. Come segnala ancora l’organizzazione mondiale: “La Regione Toscana continua a legiferare sulla caccia ignorando gli allarmi del mondo scientifico sullo stato di conservazione delle specie. Anche quest’anno ha infatti ignorato nel suo calendario annuale la gran parte delle indicazioni dell’Ispra relative ai periodi di caccia, sia per quanto riguarda la data di inizio che di fine del prelievo“. Su questi aspetti il WWF e altre associazioni ambientaliste e animaliste avevano presentato una diffida. Ma quest’ultima pare essere rimasta “inascoltata“.