In Danimarca arriva lo stop al massacro di delfini; le nuove disposizioni arrivano dopo l’ultima strage nella quale sono morti 1.400 esemplari. Una petizione che pone delle limitazioni alla Grindadrap; la caccia di animali marini che si svolge da 800 anni.
Firmata in Danimarca la petizione contro la caccia di delfini. Dopo l’ultimo massacro in cui sono morti 1.400 animali marini si decideranno nuove disposizioni che regolarizzino questa pratica antica di 800 anni. Ad attivare lo stop alla Grindadrap una protesta pubblica.
Lo scorso febbraio la tradizione è stata rivista dopo le circa 1,3 milioni di firme raccolte. La petizione ha richiesto al Governo che sia definitivamente vietata la sanguinosa pratica che porta alla morte di migliaia di esemplari anche in un solo giorno.
Divieti per la caccia ai delfini
La caccia di animali marini ha ricevuto da tempo le critiche da parte di attivisti per i diritti degli animali e associazioni animaliste. Si tratta di una tradizione ad oggi ritenuta da molti, barbara oltre che inutile. Come si legge su Leggo, il Ministero della pesca del territorio, avrebbe dichiarato su una nota: “Un limite annuale di cattura di 500 delfini dalla coda bianca è stato ora proposto dal ministero della Pesca su base provvisoria per il 2022 e il 2023“. Notizia che arriva anche a seguito della protesta scaturita dopo la morte in un solo giorno di oltre 1.400 esemplari. Nelle Isole Faroe la caccia ai delfini rientra tra i sistemi di sostentamento, tuttavia sembra improbabile ad oggi che questa pratica sia gestita in maniera sostenibile.
La caccia agli animali marini, tra cui delfini, globicefali e altri esemplari appartenenti alla famiglia dei cetacei, è nota come Grindadrap. Si tratta di una tradizione che sulle isole remote della Danimarca si svolge da oltre 800 anni. Ma la barbarie delle stragi che si registrano, soprattutto negli ultimi anni e che comprende specie anche a rischio estinzione, ha smosso gli animi di tanti attivisti e non. La pratica prevede di radunare balene e delfini su una spiaggia, qui gli animali sono massacrati con i metodi più barbari e il loro sangue trasforma il mare, facendolo apparire rosso. La carne di delfini e cetacei è consumata nelle Isole Faroe, tuttavia il numero della popolazione che si nutre di questi animali si è ridotto notevolmente. Con la petizione avanzata si prevedono oggi nuove restrizioni, ma al momento si tratta di misure che rivisitano esclusivamente la caccia ai delfini. Per quanto concerne l’intera tradizione del grind occorrerà forse procedere in futuro.