Nelle ore scorse in provincia di Arezzo un avvenimento ha sconvolto anche il Sindaco del posto; un canguro investito sulle strade del Comune Toscano. Territorio del tutto insolito per il marsupiale; sulla sua presenza in zona, infatti, si sta indagando.
Simona Neri, Sindaco del Comune in Provincia di Arezzo (Laterina Pergine) rivela alcuni dettagli relativi all’investimento del canguro in un territorio del tutto impopolare per questa specie. Un accadimento scioccante che ha sconvolto tutti, compreso il Primo Cittadino che si dice incredula difronte a quanto successo.
Il fatto si sarebbe verificato tra la notte del 18 e il 19 giugno scorsi; a darne notizia, attraverso un post su Facebook, la stessa Sindaca Neri, che rivela la presenza di diverse segnalazioni. Avvistamenti in aree piuttosto distanti, rispetto a dove si trovava il corpo del canguro, ormai senza vita.
Ipotesi sull’origine del canguro
A dare l’allarme una cittadina che si sarebbe resa protagonista del ritrovamento del corpo senza vita del canguro nei pressi del Comune di Laterina Pergine, in provincia di Arezzo. Come scrive Ansa, riportando le parole postate dal Sindaco Simona Neri, lo scorso 19 giugno: “Questa mattina presto sono stata avvisata da una mia concittadina che lungo la provinciale della Trove si trovava la carcassa di un canguro; probabilmente investito da un’auto durante la notte, ed è stato chiesto l’intervento del Comune per ritirarne il corpo“. Simona Neri, nel suo post su Facebook tiene a precisare che, in precedenza, diverse segnalazioni sulla presenza del marsupiale erano arrivate; ma fino a quel momento nessun avvistamento aveva interessato il Comune protagonista dell’investimento. “Sono rimasta scioccata e lo sono tuttora, dispiaciuta ed amareggiata“; tiene a precisare Simona Neri che ricorda come non si tratti purtroppo della prima volta in cui animali esotici sono adottati e detenuti illegalmente.
Tenuti al pari di giocattoli e oggetti e vittime di azioni irresponsabili; “Magari – continua il Sindaco del Comune aretino – acquistati ricorrendo al mercato nero. Questa creatura si è trovata a vivere in un ambiente morfologicamente e climaticamente estraneo, totalmente isolata, senza un branco di riferimento, senza misure protettive adeguate per la sua detenzione in cattività“. Un “epilogo tragico ma fin troppo scontato” del quale Simona Neri si dice profondamente dispiaciuta. Restano in atto gli accertamenti per capire come un animale esotico di questa specie, possa essere giunto fino in Toscana; ovviamente le ipotesi mettono in conto diverse forme di detenzione e trasporto illegale del canguro. Tranne che non si tratti di una fuga da zoo o parchi (anche se al momento non ci sono segnalazioni in merito) ogni scoperta potrebbe aggravare la situazione.