Il trauma alla corazza è uno dei principali problemi che può colpire una tartaruga e, senza dubbio, tra i più pericolosi; benché, infatti, il “guscio” di questi rettili abbia una struttura resistente, esistono numerose cause che possono minarne la stabilità e, nei casi più gravi, creare lesioni anche permanenti. Ad essere maggiormente colpiti sono gli esemplari di terra, che possono andare incontro a pericoli di vario genere.
Le principali cause di un trauma alla corazza delle tartarughe possono essere: cadute dal balcone, morsi di cani o di animali predatori, schiacciamenti ad opera di auto o di cancelli automatici. A queste si associano fratture o lesioni procurate da mezzi più disparati con i quali gli animali possono entrare in contatto, anche, accidentalmente. Si tratta di un problema particolarmente grave per la creatura, soprattutto perché, spesso, si associano alla perforazione della cavità celomatica, all’esposizione, o addirittura, alla lesione di organi interni; con conseguente rischio di contaminazione, oltre che copiosa perdita di sangue.
Come curare una tartaruga con la corazza ferita
Per definire l’entità del problema è importante indentificare la sede delle lesioni; i traumi, infatti, essendo causati da fattori diversi possono avere anche prognosi differenti. Se, ad esempio, la rottura del carapace ha intaccato i polmoni è necessario agire sull’attività respiratoria; inoltre, è importante sapere che l’intaccamento della cavità celomatica ha una guarigione più lenta, ma, a volte, il danno può risultare irreversibile e letale. Pericolosi anche i morsi di topo, che spesso possono comportare anche l’amputazione di arti. In ogni caso, qualsiasi sia l’origine del trauma, una tartaruga ferita necessita delle cure di un veterinario; il medico, infatti, è il solo in grado di effettuare un’indagine fisica e verificare gli eventuali danni agli organi o neurologici. Dopo le dovute analisi, il veterinario saprà come intervenire sulla frattura e quale terapia prescrivere.
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