Ogni anni, dal 2008, si festeggia la Giornata Mondiale del Cane da Soccorso, ricorrenza voluta per ricordare l’importanza degli eroi a quattro zampe. Si celebra l’ultima domenica di aprile, ma quest’anno (2021) ricorre, per convenzione, il 26 aprile. Durante questa giornata, importantissima in tutto il mondo, si ricorda il compito fondamentale svolto da tanti animali che, ogni giorno, mettono a rischio la propria vita per salvare quella di persone in difficoltà.
Sono dei veri eroi, che scavano tra le macerie, scalano terreni scoscesi o si tuffano in acque gelide, mettendo a repentaglio la propria incolumità. Sono centinaia i cani impiegati in molteplici e complicate operazioni di ricerca e soccorso; negli anni, di questi eroi se ne sono avute diverse testimonianze. La Giornata Mondiale del Cane da Soccorso, vuole proprio ricordare l’importanza, a volte forse sottovalutata, dei quattro zampe.
Giornata Mondiale del Cane da Soccorso: alcuni eroi
Intervengono a seguito di disastri naturali, si adoperano nelle ricerche di persone scomparse e salvano, ogni giorno, la vita di adulti e bambini. Nella Giornata Mondiale del Cane da Soccorso, un ricordo speciale va ai cani scomparsi durante le operazioni di soccorso in seguito alla tragedia dell’11 settembre 2001; tra di loro il Pastore Belga Servus e il Pastore Tedesco Brutus. Un’altra eroina è Camilla, la Border Colli intervenuta anche durante il terremoto di Amatrice del 2017; la quattro zampe ha continuato il suo lavoro nonostante una ferita, morendo proprio durante una ricerca. E poi Kreole, Apo, Derby e Jana, che per ore ed ore hanno scavato tra le macerie per ritrovare i superstiti del crollo del ponte Morandi di Genova nel 2018.
Ma oltre a questi “eroi famosi”, nella Giornata Mondiale del Cane da Soccorso è giusto celebrare e ricordare l’importanza di tutti i quattro zampe che collaborano, ogni giorno, con il Soccorso Alpino, con la Croce Rossa, con la Polizia di Stato e con tutte le forze dell’ordine impiegate in operazioni di soccorso e salvataggio quotidiane. Impossibile, dunque, non riconoscere l’onore di questi animali che costantemente si impegnano per salvare tantissime vite.
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