Alcuni gatti, specialmente se appartenenti ad alcune specie, sono dotati di un particolare fenomeno visibile nei loro occhi. In alcuni felini infatti, il colore dell’iride appare di due tonalità differenti; questa caratterista è conosciuta come eterocromia e può verificarsi anche nei cani e persino negli esseri umani. Nei felini questo fenomeno si manifesta, in genere, in due forme diverse: eterocromia completa ed eterocromia parziale. Nel primo caso, ogni occhio ha un suo colore ben definito; nel secondo caso, l’iride di un solo occhio si divide in due colori.
Questa condizione è di derivazione genetica e strettamente legata alla pigmentazione. I gatti nascono tutti con gli occhi azzurri; ma, intorno alle 12 settimane di vita, il pigmento inizia a modificare il colore dell’iride andando a stabilire la tonalità definitiva. Quando l’azzurro resta la colorazione predominante, allora vi è assenza di melanina. L’eterocromia può manifestarsi, però, anche a causa di un trauma o una malattia; in questo caso si parla del fenomeno come di acquisito. Alcune specie, rispetto ad altre, sono più predisposte verso questa condizione.
I gatti più predisposti ad avere occhi diversi
Sebbene non esista una relazione tra il colore del pelo e quello degli occhi, non è improbabile che un gatto bianco presenti anche l’eterocromia. Tuttavia i melanociti del manto, possono attivarsi in maniera diversa nell’iride e non deve esistere per forza una relazione. Nei gatti bianchi, però, quando si ha l’interazione fra geni, il bianco dominante nasconde gli altri colori; questo è il motivo perché certe razze tendono ad avere le iridi azzurre più di altre. È bene prestare attenzione a quando l’eterocromia si presenta in età adulta; in questo caso infatti potrebbe essere anche la conseguenza di un’infiammazione ed è quindi opportuno il consulto di un veterinario. Infine quando l’iride è totalmente bianca, potrebbe essere sintomo di un’altra malattia: il glaucoma; anche in questo caso il consulto medico è indispensabile.