Appartenente alla famiglia dei roditori, il gerbillo è un piccolissimo animale domestico che richiede delle attenzioni specifiche. Ricercate anche nelle famiglie con i bambini piccoli, queste delicate creature richiedono cure adeguate per poter sentirsi a suo agio all’interno dell’abitazione e in mezzo alla famiglia di umani. Per natura sono animali molto socievoli e docili; tuttavia, prima di sentirsi liberi di giocare con i proprietari, è necessario che acquisiscano una buona dose di fiducia.
Dalle dimensioni piuttosto ridotte, il gerbillo non supera in genere i 12 cm (coda esclusa); appartiene alla famiglia di roditori e tra di essi è, forse, la specie più facile da addomesticare. Si tratta di creature molto allegre e affettuose ma, nonostante l’ottima predisposizione a vivere con gli uomini, necessita di cure e attenzioni che determinano il suo livello di confidenza con i proprietari. È un animale che ama la compagnia e necessita di un compagno o compagna; infatti se lasciati soli dentro i loro giacigli, potrebbero addirittura rischiare di morire di solitudine, anche se il proprietario umano passasse tutto il giorno insieme a lui.
Come addestrare un gerbillo
Il gerbillo è un animale che ama rosicchiare, quindi meglio utilizzare oggetti in terracotta o ceramica, come tane; la plastica potrebbe finire per essere distrutta e ingerita pericolosamente dall’animale. I gerbilli devono però avere a disposizione alcuni oggetti per rosicchiare e scavare, come ad esempio rametti di legno. Queste creature sono, in genere, molto socievoli con gli esseri umani; ma tuttavia potrebbero esistere degli esemplari più timidi o diffidenti. Offrirgli del cibo potrebbe essere un ottimo sistema per ottenere la sua fiducia. In ogni caso è importante che il piccolo roditore non venga stressato, ma che possa agire con i suoi tempi. Avvicinarsi spesso alla loro gabbia e far sentire la propria presenza, aiuterà a costruire un legame. Importante inoltre prendere questi animali con estrema delicatezza, lasciarli arrampicare sul polso e tenerli nel palmo; tuttavia è importante che l’animale acquisisca piena fiducia, solo in quel momento si può pensare di prenderli ed evitare di ricevere morsi di difesa.