Dichiarato in Italia il primo caso di cane positivo al Coronavirus. Da un studio condotto tra marzo e giungo 2020, su 919 animali domestici esaminati, il 3,3% dei cani e il 5,7 % dei gatti ha presentato anticorpi della malattia; tuttavia questo è il primo caso in assoluto nel nostro Paese, di quattrozampe trovato ancora positivo. Dopo il dilagarsi del panico, sul caso sono intervenuti gli specialisti che hanno spiegato nei dettagli le possibilità dell’animale di risultare “un pericolo” per l’uomo.
Il primo cane positivo al Sars-Cov-2 in Italia è una femmina; una barboncina di un anno e mezzo che vive a Bitonto con la sua famiglia. La cucciola si trova in isolamento con tutta la sua famiglia di umani, risultati positivi al Coronavirus. Il professore di malattie infettive degli animali all’Università di Bari, ha spiegato all’Adnkronos Salute: “Il cane è asintomatico. La famiglia ci ha permesso di testarlo all’interno di un progetto di ricerca che stiamo conducendo sui cani e i gatti. Questo è il primo esemplare trovato con l’infezione in corso e la presenza dell’Rna virale“.
Cane positivo al Coronavirus e possibilità di contagio
Il professore Nicola Decaro, per chiarire i dubbi sulle reali possibilità di contagio tra animali e uomini e viceversa, ha dichiarato: “La barboncina è stata contagiata dalla famiglia, ma non corre nessun pericolo. E voglio tranquillizzare chi ha animali domestici a casa, non c’è nessun pericolo”. Il docente ed esperto dell’Università di Bari, tende a specificare che i cani e i gatti più sensibili al Covid-19 sono spesso asintomatici; come il caso del cane positivo a Bitonto. Lo studio di Decaro è in fase di pubblicazione, ma il professore tende a specificare: “Nel caso si abbia un animale domestico e si risulti positivo occorre, per la tutela della salute dei nostri animali, affidarli ad amici o parenti non positivi che possano prendersene cura. I cani o gatti positivi non sono un pericolo per l’uomo. Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è quasi zero“. Risulta invece più probabile che sia l’uomo a contagiare gli animali, quindi conclude il professore Nicola Decaro: “Nel caso i proprietari risultino positivi sarebbe bene affidarli ad amici o parenti non positivi che possano prendersene cura“.