Dopo aver ucciso due antilopi, tra una ripresa e l’altra di un suo film, la star indiana Salman Khan è stato finalmente condannato a scontare 5 anni di relcusione. Assolti invece quattro suoi colleghi
Sono passati quasi vent’anni da quel terribile gesto. Salman Khan, uno degli attori più conosciuti di Bollywood, stava girando un film e, approfittando di un giorno di riposo, si è recato con una jeep assieme ad altri quattro attori in una foresta poco distante. Imbracciato il suo fucile, ha sparato e ucciso due Blackbuck, una specie di antilope in pericolo di estinzione, originaria di India, Nepal e Pakistan. Una follia che gli è costata cara, per fortuna. Condannato da un tribunale per bracconaggio di antilopi rare nel 1998 ora il procuratore generale indiano ha affermato che dovrà scontare cinque anni di reclusione.
Dalle luci della ribalta al carcere
I giudici del tribunale di Jodhpur, in Rajasthan, hanno nello stesso tempo assolto con il beneficio del dubbio, altri quattro attori che si trovavano con l’assassino. Secondo l’emittente indiana Ndtv ora l’interprete, che potrà comunque fare ricorso presso l’Alta Corte per la sentenza, è stato trasferito dal tribunale alla prigione centrale della città. Il protagonista di decine di film di Bollywood, costretto intanto a pagare una multa abbastanza salata, non ha rilasciato dichiarazioni.
Nel suo passato oscuro c’è anche un’altra condanna
C’è da dire che questa non è la prima condanna che l’attore indiano ha subìto durante la sua carriera. Nel maggio 2015 Khan è stato condannato a cinque anni di reclusione per omicidio colposo in relazione a un incidente avvenuto tre anni prima a Mumbai, durante il quale investì e uccise un senzatetto, ferendo altre quattro persone. In quel caso l’Alta Corte cittadina aveva deciso di sospendere la pena, concedendogli la libertà provvisoria. Ora, in galera, avrà la possibilità di ripensare alle folli scelte che lo hanno portato da essere sotto i riflettori a dietro le sbarre.
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