Nella rubrica di Velvet Pets dedicata alla salute degli amici a 4 zampe un esperto potrà risolvere tutti i vostri dubbi. Questa settimana parleremo del malassorbimento del cane
Proprio come gli umani, anche i nostri amati cani possono soffrire di un malfunzionamento dell’intestino, di infiammazioni o di problemi di varia natura ma comunque collegati all’apparato digerente. Oggi analizziamo le cause, i sintomi e le eventuali terapie del malassorbimento, un problema che si manifesta in molti cuccioloni e che può colpire qualsiasi tratto dell’intestino. Entrando un po’ più nello specifico, questa patologia è caratterizzate dalla difficoltà della mucosa intestinale di assorbire le sostanze nutritive contenute nell’alimentazione del nostro 4 zampe, con conseguente diarrea e dimagrimento.
Le cause
Sono diverse quelle che possono dare il via al malassorbimento, ma tutte, inizialmente, fanno capo a un’infiammazione intestinale. Tra le cause, quindi, possiamo elencare sia la colite che la gastroenterite.
I sintomi
Come accorgersi della malattia? I sintomi sono piuttosto evidenti e vanno dalla diarrea cronica o intermittente, al vomito, ma in questo caso solo quando è coinvolto il tratto alto dell’intestino, al dimagramento. E soprattutto teniamo sotto controllo umore e attività. Se il nostro amico è spesso stanco e ha poca voglia di andare al parco o comunque svolgere le sue normali attività, sta covando qualcosa. Come per gli umani, poi, uno dei modi più efficaci per capire se c’è qualcosa che non va all’intestino, per individuare problemi che possono andare dalle ferite all’apparato digerente al malfunzionamento del fegato o del pancreas, basta osservare le feci. Se vedete qualcosa che non vi convince, parlatene subito con il veterinario.
Le terapie nel malassorbimento
Molto dipende dallo stato di salute del vostro cane e di conseguenza dalla gravità del problema, da quanto si manifesta e con quale livello di gravità. Nei casi più semplici, quelli dove il cucciolone non è ancora debilitato e particolarmente deperito, può bastare procedere con un’alimentazione ricca di fibre o ipoallergenica. Nei casi più gravi, invece, il veterinario provvederà a prescrivere una terapia a base di cortisonici.
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