Un italiano di 71 anni è stato fermato mentre trasportava ben 65 cuccioli nel portabagagli: il traffico di Natale non si ferma
Ammassati e stipati in una gabbia tra i loro stessi escrementi e le loro deiezioni. Sono stati trovati così ben 65 cuccioli di cane nei pressi di Udine, chiusi dentro il portabagagli di una Fiat Croma, addossati gli uni sugli altri senza alcuna possibilità di movimento. La vettura aveva una targa polacca, ma era guidata da un cittadino italiano di 71 anni.
I cuccioli sono tutti di razza
A trovarli e liberarli è stata una pattuglia della polizia stradale di Amaro, in provincia di Udine, durante un normale controllo lungo la A23. I cagnolini, tutti con meno di 2 mesi di vita (alcuni anche di pochi giorni, ndr.), non erano vaccinati e sono ora tutti in precarie condizioni di salute, appartengono a varie razze tra cui Bouledogue francese, Chihuahua, Cocker e Barboncini. Gli animali, inoltre, erano tutti privi dei microchip.
Un traffico che non si ferma
Secondo quanto affermato anche dal Corriere della sera, il conducente, un cittadino italiano di 71 anni residente in provincia di Reggio Emilia, e la passeggera, una polacca di 58 anni, ora sono indagati per il reato di traffico illecito di animali da compagnia e maltrattamento di animali. La pattuglia ha trovato i cagnolini, parzialmente nascosti e stipati all’interno di due gabbie in plastica solitamente utilizzate per il trasporto del pollame. Secondo gli esperti, le povere creature sul mercato avrebbero potuto fruttare fino a 70 mila euro. Ora, però, avranno un destino diverso e quando saranno fuori pericolo molto probabilmente verranno dati in adozione. I due occupanti della vettura sono stati anche multati per violazioni amministrative per circa 60 mila euro.
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