In Texas alcuni studenti hanno regalato a un loro professore, addolorato per la morte del suo cane, un altro cane: un cucciolo di Golden Retriever
Un regalo di Natale, con qualche giorno di anticipo. È quello che una classe della Clements High School in Texas ha fatto a un insegnante, Troy Rogers, che aveva perso da poco il suo amato cane, Chip. Una mattina l’uomo è arrivato a scuola e si è trovato di fronte i suoi studenti, la moglie e il migliore amico, Thomas. “Ma che ci fate tutti qui? Perché mi state aspettando?”, ha domandato, e la risposta non si è fatta attendere: per lui c’era un tenerissimo cucciolo di 8 settimane di Golden Retriever, Clementine, con un nastro rosso al collo.
Una sorpresa inaspettata
“Sono letteralmente rimasto senza parole – ha detto a un giornale locale – Non mi aspettavo proprio una sorpresa del genere”. Visto il dolore provato dall’insegnante per la scomparsa del suo adorato 4 zampe, con il quale aveva condiviso undici anni e mezzo di vita, i suoi alunni hanno deciso di fare una colletta per donargli un nuovo Fido. “Sono rimasto completamente atterrito e accecato dalla loro gentilezza – ha aggiunto – Sto ancora cercando le parole per descrivere il meraviglioso gesto fatto dagli studenti. Noi adulti abbiamo molto da imparare da loro. Mi danno lezioni di vita quotidiane e questa senza dubbio è la più memorabile in vent’anni di carriera”.
Un professore che ama i suoi studenti
Troy è molto amato nella sua scuola, il suo impegno per i ragazzi è stato sempre lodevole, come sottolineato dai diretti interessati. “Lui fa così tanto per i suoi studenti – ha spiegato uno di loro – Così abbiamo voluto fare qualcosa di speciale per lui. Quando abbiamo visto la sua faccia sorpresa, abbiamo subito capito di averlo reso felice“. “Non potrò mai vantarmi abbastanza dei miei studenti – ha poi scritto sul suo profilo Facebook Troy – Io li amo, non ci sono parole per quello che hanno fatto per me. Mi sono offerto di pagare per il cucciolo dopo aver capito che avevano fatto una colletta, ma non me lo hanno permesso. È un gesto che non dimenticherò per tutta la vita”.
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