I gatti neri, purtroppo, sono stati spesso oggetto di credenze popolari sbagliate e, soprattutto nella cosiddetta notte delle “streghe”, nel periodo di Halloween, erano tanti gli esemplari a scomparire o, peggio ancora, a essere sacrificati
I numeri di qualche tempo fa erano incredibili e, allo stesso tempo, raccapriccianti: secondo diverse associazioni (anche italiane) ogni anno nel periodo di Halloween sparivano circa 3mila gatti neri dalle case di proprietà o dalle colonie feline. I mici, secondo i volontari, venivano usati poi da sette per riti satanici o da “adoratori fai da te”. Come mai? Per via di assurde credenze popolari che vedono questi mici come i compagni ideali delle streghe nonché portatori di sfortuna. Questa credenza, infatti, sembra risalga addirittura al Medioevo. A quell’epoca, il colore nero era associato all’inferno e al lutto e ciò faceva di lui l’amico del maligno. Oggi, però, le cose sono diverse e nessuno sano di mente si azzarderebbe ad associare queste “pantere in miniatura” a dei menagramo.
I gatti neri devono temere Halloween?
E se qualche anno fa le sparizioni allarmanti avevano preoccupato proprietari e volontari, va detto che la situazione degli ultimi tempi è differente. E anche chi per primo aveva lanciato allarme si è ricreduto. Ma questo non significa abbassare la soglia di attenzione. “Premesso che negli ultimi anni i riti con i sacrifici di gatti neri nella notte di Halloween sono quasi del tutto scomparsi – ha detto di recente Lorenzo Croce di Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) – vale comunque la pena non abbassare la guardia in merito a questi riti sacrificali”. Perché se il fenomeno è diminuito, questo non vuol dire che sia del tutto scomparso.
Alcune zone d’Italia le più colpite
Il presidente di Aidaa, quindi, ha identificato le zone nostrane dove prestare maggiore attenzione. “Non ci sono solo i gruppi storici dell’esoterismo – ha affermato – ma una vera e propria invasione di nuove chiese e gruppi esoterici che spesso nascono in Rete. Tra le ultime novità di questo mondo spicca un gruppo composto da sole donne che opera negli Abruzzi in particolare nella zona di Pescara e che si fa chiamare Ie ierudole di Ishtar dedite al sacrificio di animali ed in particolare di gatti e galline”. Tra i gruppi da tenere d’occhio, secondo Croce, ci sono gli Iod Astrum Arod nel Friuli Venezia Giulia e gli Shoko Asahara veneti. Nella zona dei laghi di Bolsena e Trasimeno e a Marta c’è la Confraternita di Efrem il gatto. I templari del sole d’oro, invece, operano in diverse zone italiane, in particolare nella val Pellice, nella zona di Arezzo in Toscana e sull’Appennino tosco-emiliano. Nella zona di Roma, in particolare nelle vicinanze del cimitero del Verano, e nella provincia di Perugia operano gli adepti della setta Orgasmo nero. Infine, ci sono gli amici di Chtulu che operano in tutta Italia. La raccomandazione è sempre la stessa, occhi apertie se vedete qualcosa avvertite le autorità.
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