Una coppia non vedente avrebbe voluto il proprio cane guida come paggetto il giorno delle nozze. Ma il prete gli ha vietato l’ingresso in chiesa
Loro si chiamano Lucia e Oscar, sono innamorati e stanno per sposarsi. Il che, direte voi, è una belle notizia, ma di certo non c’entra con l’argomento “animali”. In realtà, però, c’entra eccome, perché Lucia e Oscar sono anche gli orgogliosi proprietari di Jenny uno splendido Labrador nero che è anche il loro amatissimo cane guida. Infatti, purtroppo, i due sono entrambi non vedenti. Ma, attenzione, la loro esistenza scorre in maniera piuttosto serena, anche grazie all’aiuto che ricevono quotidianamente dal loro 4 zampe. Ed è per questo che il loro giorno più bello Lucia e Oscar lo avevano immaginato insieme a Jenny.
I non vedenti volevano che Jenny portasse le fedi
Eppure, come scrive su Facebook Elisa Guidarelli, l’ideatrice di Wedding Dog Sitter (il servizio che si occupa dei cani ai matrimoni, ndr.), il loro sogno è stato infranto proprio da chi avrebbe dovuto unirli. Il parroco della chiesa di Roma dove i due celebreranno la cerimonia ha vietato l’ingresso a Jenny. Secondo lui, la liturigia non prevede la partecipazione di chi non può fare la comunione.
Una storia solo italiana
Insomma, una vicenda italiana completamente diversa da quella raccontata solo ieri, domenica 15 ottobre, in cui un cagnolino randagio aveva assistito alle nozze di due giovani brasiliani (si era addirittura sdraiato sul velo della sposa) e loro, commossi, avevano deciso di adottarlo. In Italia, però, le cose tra luoghi di culto e animali non vanno così bene e l’entrata in chiesa ai pelosi è sempre più spesso soggetta a discrezione dei parroci che, nonostante dovrebbero amare tutte le anime, non sempre sono così accoglienti con cani e gatti. A quando un vero cambiamento?
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