Dopo le accuse scaturite dai video delle telecamere di sorveglianza, Luciano Alpino lascia Casa Bau, il rifugio che si occupa di cani disabili di Rovato, in provincia di Brescia
Dobbiamo dirvi la verità: quando abbiamo visto il filmato pubblicato in Rete delle telecamere di sorveglianza di Casa Bau in cui Luciano Alpino divideva due cani che si stavano azzuffando, non abbiamo riscontrato nulla di troppo strano, perché quando due animali litigano c’è bisogno di decisione. Quando poi è stata messa online la seconda parte del video, in cui lo stesso Alpino trascinava il cane che aveva iniziato la baruffa e lo chiudeva in un box, invece, abbiamo provato un piccolo brivido dietro la schiena. Ma poi abbiamo letto i tantissimi commenti positivi di chi conosce la struttura e i volontari (che sono stati decisamente di più di quelli negativi), e ci siamo un po’ rasserenati. Abbiamo anche cercato il fondatore della struttura che da anni si occupa di cani disabili per una breve intervista, ma lui ci ha risposto che non voleva parlare e che tutto era in mano alla magistratura.
Il lungo addio di Luciano Alpino a Casa Bau
Poi, però, qualche ora fa Alpino ha pubblicato un lungo post sulla pagina Facebook in cui, sostanzialmente diceva di stare per lasciare Casa Bau. Ecco cosa scrive: “Chiedo scusa ma questa lettera aperta è per tutti… Mi avete messo alla gogna per aver visto 2 spezzoni di video dove ben manipolati mentre separo 2 cagnolini che si attaccano li divido e trascino nel box dopo essere stato morsicato. Mi avete messo alla gogna per una telefonata falsa dove si sente una donna che dice di essere una volontaria e mi accusa di tutto… ho visto filmati veramente crudi di canili lager dove muoiono di stenti senza vedere nessun commento… Mi avete messo alla gogna per la morte di Maya dove Ats (Agenzia di Tutela della Salute, ndr.) sa bene come è andata e bastava chiedere a loro”. Qualche tempo fa, infatti, l’uomo era stato chiamato in causa anche per la morte di un cane ospite di Casa Bau, senza contare che l’intera struttura era stata messa sotto sfratto e già questa estate aveva rischiato di chiudere.
Dove finiranno gli angeli sgangherati?
“Volete che io abbandoni e chiuda Casa Bau – prosegue Alpino – ma avete pensato a dove finiranno tutti gli angeli sgangherati? In canili chiusi in box e mai più seguiti spremuti per i bisogni e curati… Volete questo voi che mi odiate? Avete sputato di tutto su me, ma non avete parlato dove finiranno loro. Ecco sappiate bene che se non riceveremo più aiuto per tutto questo schifo messo in rete da 2 persone che si sono portate via tutto per poi screditarmi e fammi diventare un serial killer loro faranno questa fine… Io ora veramente stacco, non vedrete più né video miei né foto. Se le ragazze di Casa Bau decideranno di portare avanti tutto questo io sarò l’uomo più felice del mondo. Mentre se da sole non si sentiranno in grado di farlo… Ringraziate tutte quelle persone che mi hanno giudicato senza nemmeno conoscermi ed in primis chi ha pubblicato i falsi video… La ex presidente di Casa Bau ed il suo amato figliolo… Buona vita a tutti Luciano”.
Parole durissime che lasciano aperti moltissimi interrogativi. E che prospettano un triste futuro, soprattutto per i cani ospiti dell’associazione. Ma sarà davvero così?
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