Un team di biologi e neuroscienziati in California ha scoperto che le meduse cassiopee sono in grado di dormire pur non essendo dotate di un sistema nervoso.
Le meduse possono dormire? La risposta a questa domanda arriva direttamente dalla California, dove un team di biologi e neuroscienziati del California Institute of Technology (Caltech) ha analizzato ed effettuato alcuni esperimenti sulle meduse cassiopee, piccoli organismi argentati grandi quanto una moneta da un dollaro che vivono sul fondo delle paludi di mangrovie. Lo studio, pubblicato sul Current Biology, dimostra senza alcun dubbio che questi animali sono in grado di dormire, pur non avendo un sistema nervoso.
Potrebbe non sembrare sorprendente che le meduse dormano – spiega il ricercatore Ravi Nath – dopo tutto i mammiferi dormono e anche altri invertebrati, come i vermi e i moscerini della frutta. Da un punto di vista evolutivo però le meduse sono gli animali più antichi che sono in grado di dormire. Questa scoperta genera molte domande: il sonno è una proprietà tipica dei neuroni? Oppure, spingendosi ancora oltre: le piante dormono?
Come viene considerato “domiente” un organismo vivente?
Per considerare “dormiente” un qualsiasi organismo vivente, esso dovrà essere in stato di quiescenza (ridotta attività fisica), avrà bisogno di riposare qualora gli fosse stato negato il sonno e presenterà un rallentamento degli stimoli fisici una volta svegliato dal sonno.
Meduse messe alla prova
Il team di ricercatori ha realizzato circa tre esperimenti diversi che hanno dimostrato la capacità di dormire delle meduse cassiopee. Nel primo esperimento, le meduse sono state riprese con delle telecamere particolari che hanno permesso di scoprire che il battito cardiaco durante le ore di sonno è pari a 39 al minuto, contro i 60 delle ore diurne. In un altro esperimento, è stata rimossa una piattaforma su cui dormivano alcune meduse e per circa cinque secondi sono rimaste disorientate. Nell’ultimo esperimento i ricercatori hanno tenuto sveglie le meduse per circa venti minuti, spruzzando loro addosso dei getti d’acqua ogni dieci minuti. Il giorno seguente le meduse sono apparse in totale stato di quiescenza.
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