A Lampedusa una donna ha trovato il suo cane con oltre 40 piombini conficcati nel corpo. Dell’altro animale che abitava con loro, invece, nessuna traccia
Una foto vale più di mille parole, anche in questo triste caso. Parliamo dello scatto pubblicato su Facebook da una donna residente a Lampedusa, splendida isola siciliana. “Ecco come Teo è ritornato a casa – scrive infatti Alessandra Gianotti commentando l’immagine del suo cane – gli hanno sparato a distanza ravvicinata con delle pistole ad aria compressa. Ha 40 piombini in corpo ma è riuscito a tornare a casa, mentre Rosetta non ce l’ha fatta”. Già perché i cani di Alessandra erano due, Teo e Rosetta, ma della femmina, uscita insieme al maschio, non si hanno più notizie.
Teo con i piombini, Rosetta sparita nel nulla
Ad avvisarci della vicenda è Eletta Cirillo (vi ricordate la volontaria che aveva seguito la vicenda del gatto “migrante” Timo e che lo aveva riportato alla sua proprietaria in Germania?, ndr.) che, come altre persone che vivono e lavorano ogni giorno a Lampedusa, non vogliono che un fatto simile possa passare sotto silenzio. “È una cosa gravissima, nessuno può arrogarsi il diritto di fare una cosa del genere a un essere vivente. Nessuno – ci dice Eletta – Anche perché quei cani non hanno mai fatto niente di male. Rosetta, in più, era docilissima e abituata all’uomo, di quegli animali che passeggiano sperando nella carezza di un passante”. Già, perché qui, in realtà va fatta una precisazione. Sull’isola delle Pelagie, così come avviene probabilmente in molte altre isole, i cani (anche quelli di proprietà) spesso gironzolano da soli per qualche ora e, poi tornano nelle loro case o da chi li accudisce. Rosetta e Teo, inoltre, erano due ex randagi e alle passeggiate in solitaria erano piuttosto abituati. In fondo, anche se erano stati fortunati e avevano trovato chi li amava, avevano continuato a uscire da soli ogni tanto. Ed è per questo che né Alessandra né le altre persone che si occupano dei 4 zampe isolani, sono disposte a lasciar correre.
Se ne deve parlare
“So che la proprietaria si è rivolta alle autorità (come ha scritto lei stessa sul social, ndr.) – continua Eletta – Ma noi vogliamo che se ne parli. Primo perché in questo modo aumentano le possibilità, se ancora ce ne sono, di ritrovare Rosetta viva. Secondo perché i cani qui a Lampedusa negli ultimi tempi hanno subito qualche attacco di troppo, pensate che poco tempo fa in strada è stato trovato molto veleno topicida che non poteva essere là per caso. Insomma, le persone che se la prendono con gli animali, devono sapere che non possono passarla liscia. Per questo è bene che chi ha visto qualcosa o sa qualcosa deve parlare”. E noi non possiamo che essere d’accordo con Eletta, sperando che anche le autorità aprano presto un’indagine.
Photo Credits Facebook
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