L’assessore responsabile della cultura a Caltagirone, in Sicilia, è stato ripreso da alcune telecamere di sorveglianza mentre abbandonava in strada 4 cuccioli di cane
Una storia assurda che arriva da una delle regioni italiane più difficili sul fronte abbandono: Vito Dicara, responsabile della Cultura di Caltagirone, in Sicilia, è stato ripreso da un impianto di video sorveglianza mentre abbandonava 4 cuccioli di cane in strada. I carabinieri sono risaliti a lui grazie alla targa della sua macchina. L’assessore, che a quanto pare ora si è autosospeso, si è giustificato dicendo che sperava che i residenti li salvassero.
Come racconta il quotidiano La Sicilia, nel video (attualmente nelle mani degli inquirenti) si vede chiaramente Dicara mentre si sbarazza dei cagnolini. Tutto è iniziato, dopo un accertamento dei carabinieri a cui un cittadino ha inoltrato le immagini. L’assessore, ovviamente, non si era reso conto dell’evidente cartello che segnalava il controllo. Ha fermato l’auto, ha messo fuori gli animali ed è ripartito, senza mai guardare indietro.
Fortunatamente, gli animali sono stati salvati e affidati prima alle cure dei veterinari dell’Asp 3 Catania, distretto di Caltagirone, e poi consegnati a privati, ai quali spetterà il compito di provvedere all’eventuale adozione. Il quotidiano siciliano, inoltre, ha riportato anche alcuni stralci del comunicato che Dicara ha rilasciato con la sua versione dei fatti, in cui ammette l’abbandono e si scusa con la città. “In un momento di confusione, ho lasciato i cuccioli in un luogo dove, nelle ore successive, sarebbero stati senz’altro rinvenuti e salvati – scrive – dai cittadini residenti”.
L’uomo sostiene che i cuccioli non fossero suoi, ma che lui stesso li avesse trovati davanti la sua abitazione. “Non ho saputo cosa fare – prosegue la nota – non posseggo animali, né la mia casa è attrezzata per ospitarne. A quell’ora tarda, non potendoli lasciare in piena via Circonvallazione, ho ritenuto, oggi mi accorgo con molta superficialità, di depositarli vicino ad alcune ville abitate da persone notoriamente sensibili. Ciò nella certezza del salvataggio dei cuccioli”.
E conclude: “Spero in questo modo di avere chiarito la reale natura dell’atto compiuto, facendo parte peraltro di una Giunta che, della tutela degli animali e dei loro diritti, ha fatto una bandiera“.
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