Svelato il mistero dell’uomo che si era lasciato fotografare nudo su uno squalo appena ucciso. Un gesto che ha scatenato l’indignazione degli animalisti di tutto il mondo. L’uomo, identificato grazie a un post lanciato su twitter, ha negato di essere lui la persona ritratta nella foto.
Ha fatto il giro del web la foto dell’uomo nudo fotografato su uno squalo morto a bordo di una barca, lanciata in rete il 5 maggio 2017 su Twitter dalla nota presentatrice TV ambientalista Anneka Svenska, che aveva chiesto aiuto alla rete per riuscire a identificare l’autore di un gesto di derisione così poco rispettoso di un animale catturato e ucciso. Il tweet era accompagnato dal commento Dov’è lo humour nell’umiliazione di questo animale? e da un appello a tutti gli internauti ad aiutare a fornire informazioni utili a smascherarlo.
In seguito alla pubblicazione del post è partita una vera e propria “caccia all’uomo” e sono giunte moltissime segnalazioni ‒ accompagnate dall’hashtag #SharHumper ‒ che hanno portato a dare un nome e un cognome all’uomo che ha voluto farsi beffe del povero squalo, anche se vi sono ancora molti dubbi, perché le persone identificate in realtà sarebbero due: un ex allenatore di football York e un noto bracconiere, già noto per questo tipo di foto in posa su animali da lui uccisi.
Tuttavia entrambi gli uomini accusati di essere i protagonisti della foto oltraggiosa hanno negato il loro coinvolgimento nella vicenda. Le critiche più aspre sono partite dallo Shark Research Institute (SRI), organizzazione scientifica fondata nel 1991, che si occupa della conservazione e della salvaguardia degli squali, con sedi in tutto il mondo. La direttrice esecutiva Marie Levine ha affermato: Questa è mancanza di rispetto nei riguardi dello squalo. La domanda che resta senza risposta è sicuramente: che gusto può esservi a prendersi gioco di un povero animale ucciso?
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