Si è svolta presso il Tribunale di Paola la prima udienza del processo contro i quattro responsabili dell’uccisione del cane Angelo, che hanno chiesto il rito abbreviato. Moltissime le associazioni animaliste che si sono costituite come parte civile.
Il 27 aprile 2017 è iniziato presso il Tribunale di Paola il processo contro i responsabili della barbara uccisione del cane Angelo, impiccato a Sangineto lo scorso giugno dopo essere stato crudelmente seviziato. I quattro imputati hanno chiesto il rito abbreviato e la prima udienza si è chiusa con un rinvio al 18 maggio 2017, data in cui il giudice dovrà decidere sulle questioni preliminari. In aula moltissime associazioni animaliste, prima tra tutte l’Ente Nazionale Protezione Animali, che si è costituita parte civile nel processo ed ha partecipato all’udienza con l’Avv. Claudia Ricci, che ha sottolineato l’estrema pericolosità sociale degli imputati.
Gli imputati – spiega l’Avvocato – non solo avrebbero seviziato e barbaramente ucciso il povero animale ma si sono pubblicamente vantati del loro gesto criminale riprendendo il tutto con un uno smartphone e pubblicando il relativo video su Facebook. Siamo in presenza di un comportamento di inaudita crudeltà, che desta grande preoccupazione sulla personalità degli imputati, poiché trasforma in motivo di vanto la tortura e le sofferenze imposte a un altro vivente. Se riconosciuti colpevoli, i presunti aguzzini di Angelo devono essere puniti con una condanna esemplare con tutte le aggravanti del caso e con il riconoscimento della loro pericolosità sociale.
In una regione dove si sono già verificate altre sevizie a danno degli animali, il caso più recente è quello della cagnetta trascinata e data alle fiamme, è fondamentale lanciare un messaggio inequivocabile – conclude la presidente nazionale dell’ENPA, Carla Rocchi – affinché nessuno anche solo sperare di godere di una qualche impunità. Dobbiamo dire con chiarezza che i crimini contro gli animali non hanno diritto di cittadinanza nella nostra società.
Hanno chiesto inoltre di costituirsi in giudizio la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presieduta dall’Onorevole Brambilla e rappresentata sempre dall’Avvocato Claudia Ricci del Foro di Roma; l’associazione Zampe che danno una mano ONLUS; l’associazione Aic-Adottami in Calabria Onlus, il Comitato Nazionale U. G. D. A. ONLUS con l’Avvocato D’Elia Palmieri del Foro di Milano; l’associazione Animal Amnesty ONLUS; l’associazione Una zampa per la vita, difesa dall’Avvocato Maria Cipparrone del Foro di Cosenza; l’associazione Battito Animale, l’associazione Lega Nazionale per la Difesa del Cane, difesa dall’Avvocato Michele Pezone del Foro di Chieti; l’associazione Animalisti Italiani Onlus, rappresentata dall’Avvocato Aurora Lo Prete; l’associazione OIPA Italia ONLUS difesa dall’Avvocato Morena Naccarato del Foro di Cosenza; l’associazione Muretti Allegri, difesa dall’Avvocato Laura Mascolo del Foro di Napoli; l’associazione Gaia e Ambiente ONLUS, difesa dall’Avvocato Rosella Nigro e l’associazione Le.A.L. Lega antivivisezionista, difesa dagli avvocati Edmondo Chiavazza del Foro di Cuneo ed Emilio Lirangi del Foro di Cosenza. A questi si aggiungono una serie di richieste di costituzione di parte civile formulate da cittadini privati. All’udienza ha partecipato anche Rinaldo Sidoli, responsabile nazionale per i Diritti degli animali della Federazione dei Verdi.
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