Pratima Devi è una donna molto povera che dedica interamente la sua vita ai cani. A Nuova Delhi vende tè per sfamare circa 400 cani randagi.
Occuparmi dei cani è la mia religione ̶ è questo il motto di Pratima Devi, una donna di 65 anni che vive a Nuova Delhi, in India, dove trascorre le sue giornate a vendere tè per poter sostenere i suoi cani randagi. Questa donna dall’animo incredibile ha alle spalle un passato molto difficile: è nata da una famiglia poverissima, all’età di sette anni ha dovuto sposare un uomo più grande di lei e a soli quattordici anni ha avuto il suo primo figlio. Il matrimonio precoce, le violenze fisiche del marito, il duro lavoro per garantire un pasto ai suoi tre figli non l’hanno mai scalfita, ma a metà della sua vita ha deciso di andare via dal marito, trasferendosi con il figlio maggiore nella città in cui vive oggi.
Qui ha incontrato i primi cani randagi e da allora ha incominciato ad adottare tantissimi cagnolini bisognosi. In un’intervista ha dichiarato: Prima avevo solo due cani, ma poi pian piano si sono moltiplicati perché ho iniziato a soccorrere tutti quelli che trovavo. Adesso sono circa 200, ma ne sfamo in totale 400. Un numero davvero elevato al pari delle spese per comprare ogni giorno 12 kg di riso, 5 kg di carne per il pranzo e 10 litri di latte per la colazione. Li ho portati a casa per prendermi cura di loro. Alcuni erano stati abbandonati dai proprietari o erano stati vittime di incidenti stradali. Li ho salvati da una fine crudele ̶ racconta la donna. Pratima in numerose occasioni ha subito oltraggi da parte di chi non condivide il suo operato.
In uno degli ultimi episodi le hanno distrutto la baracca, impedendole di dar da mangiare ai suoi 400 cani e mettendola in condizioni di non riuscire nemmeno più a procurarsi il cibo necessario per sé. I suoi figli le hanno spesso offerto di andare a vivere con loro in modo da assicurarle una vita migliore, ma lei si è sempre rifiutata per il bene dei suoi quattro zampe, che dipendono completamente da lei. Non so se ci sarà qualcuno dopo di me che si prenderà cura di loro. Sono abituati a dormire con me, non mangiano se non ci sono ̶ ha raccontato la donna, che con queste parole esprime tutta la sua angoscia al solo pensiero di dire addio al suo branco di cagnolini.
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