In Russia una coppia russa ha abbandonato la propria cagnetta all’aeroporto perché, a causa di irregolarità nei documenti, non l’avevano fatta salire a bordo.
Le storie di abbandoni sono purtroppo sempre più frequenti e le modalità in cui un animale viene abbandonato al suo destino come un oggetto, passando da una vita vissuta in casa a condizioni terribili di strada sono le più disparate. E troppo spesso sono proprio quei proprietari tanto amorevoli, che hanno dato a un cane o a un gatto una casa, coccole e agi domestici sin da cucciolo, a diventare poi i loro carnefici, come nel caso di una coppia russa, che non ha esitato a sbarazzarsi del proprio cane, perché all’aeroporto hanno rifiutato di farlo salire in aereo con loro.
Il motivo del diniego all’ammissione a bordo del cane da parte della compagnia aerea era il fatto che l’animale fosse sprovvisto della documentazione necessaria all’imbarco. I proprietari, diretti in Germania per andare a prendere figli che erano dalla nonna, a quel punto si sono trovati di fronte a una scelta, ossia quella di dover rinunciare al proprio viaggio e hanno così pensato di risolvere il loro “problema” lasciando la cagnetta all’esterno dello scalo, abbandonandola a – 30 gradi. Forse speravano che li attendesse lì fino al loro ritorno dal viaggio, ma, a causa delle temperature rigidissime e dell’impossibilità assoluta di procurarsi acqua e cibo, la cagnetta dopo tre giorni è morta.
L’hanno ritrovato morta per assideramento. Il particolare ancora più agghiacciante è che, una volta arrivati in Germania, i figli hanno chiesto loro del cane e, come se nulla fosse, la coppia ci ha “ripensato” e ha lanciato un appello Facebook per ritrovare il cane, ma era ormai già troppo tardi. Ciò che sorprende è come abbiano anche solo potuto pensare che potesse sopravvivere, viste le condizioni in cui era stata lasciata, in una zona dell’aeroporto dove nessuno avrebbe potuto vederla e salvarla e dunque abbandonarla lì ha avuto l’unico intento di condannarlo a morte.
Come dichiarato da un portavoce dell’aeroporto: Potevano tranquillamente chiedere aiuto a noi. Se solo avessimo saputo del problema, sarebbe ancora viva. Le temperature sono state gelide in questi giorni e Tori è stata abbandonata in una zona dove normalmente non passano persone. Se fosse stata lasciata più vicina al terminal o al suo interno si sarebbe salvata. La coppia ora dovrà rispondere delle proprie azioni, che si configurano come reato di maltrattamento animali ed è stata lanciata anche una petizione in rete. Al momento sono già state raccolte 7000 firme e si spera che sia presto raggiunto l’intento di riuscire ad ottenere il massimo della pena applicabile per l’atroce morte a cui è stata condannata la cagnolina.
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