Nella riserva naturale di Balqa, in Giordania, un veterinario e il suo assistente hanno perso la vita dopo essere stati aggrediti da tre leoni.
I leoni sono animali feroci, che in talune condizioni possono diventare molto pericolosi per l’uomo. Sono molteplici i casi di aggressioni che non lasciano via di scampo e che si concludono in tragedia, come quella accaduta nella riserva naturale di Balqa, in Giordania, dove un veterinario e il suo assistente sono stati sbranati da tre leoni, che li hanno attaccati senza lasciar loro alcuna possibilità di salvezza. I due uomini, rispettivamente un giordano e un pakistano, sono morti in ambulanza durante il trasporto in ospedale. Non è ancora ben chiara la dinamica dell’incidente, ma è molto probabile che l’aggressione sia avvenuta nel momento in cui il veterinario ha cercato di avvicinarsi ai leoni per visitarli.
Le autorità giudiziarie hanno aperto un’inchiesta per stabilire come si siano svolti esattamente i fatti. Dopo l’attacco i tre leoni sono stati abbattuti, come spesso accade in questi casi, e questa tragedia, purtroppo, non è la prima né sarà l’ultima, finché l’uomo non capirà che gli animali selvatici non vanno sottratti al loro habitat naturale e che va rispettata la loro condizione di fiere. Infatti, soprattutto gli animali che sono considerati attrazioni turistiche o di intrattenimento – e, pertanto, snaturati perché costretti a vivere in condizioni non idonee a loro – sono i principali protagonisti e nel contempo vittime di tali episodi.
Come tutti i felini, questi animali non perdono mai il loro istinto predatorio e in natura si distinguono due tipi di aggressività: l’aggressività predatoria, che viene messa in atto ogni qual volta l’animale sente il bisogno di sfamarsi, e l’aggressività emozionale, che può scatenarsi quando l’animale vive in condizioni alterate dal punto di vista degli input. Rientrano in questa categoria, ad esempio, l’aggressività motivata dalla paura, quella innescata dal dolore o dal disagio fisico, quella determinata dalla difesa del territorio e quella indotta da stress o nervosismo. Non è difficile dunque immaginare che un animale selvatico che vive in cattività possa reagire negativamente agli stimoli dell’ambiente esterno.
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