Un cane è stato barbaramente ucciso da un colpo d’arma da fuoco sotto gli occhi del proprietario mentre erano a passeggio. Nessuno sa quale sia stato il motivo
Aveva solo 8 mesi il Pastore Tedesco Rex e aveva vissuto davvero troppo poco per poi morire così. Non aveva mai fatto male a nessuno, era la gioia della sua famiglia umana e si apprestava a iniziare con loro un nuovo anno. Ma qualcuno ha deciso diversamente e, mentre passeggiava col suo amato proprietario, lo ha freddato senza alcuna pietà con un colpo d’arma da fuoco. È successo il 31 dicembre scorso a Casale sul Sile, in provincia di Treviso.
A quanto pare, cane e uomo stavano percorrendo un tratto lungo il fiume, quando l’animale aveva iniziato a correre felice nella campagna, come aveva fatto già tante altre volte. Stavolta, però, la sua corsa è stata fermata da uno sparo. Sentito il rumore, Bruno Sartoretto, questo il nome del proprietario, si è precipitato a cercare il 4 zampe. Ma, quando lo ha trovato, era già troppo tardi: Rex era a terra agonizzante e nelle vicinanze non c’era traccia della persona che lo aveva ucciso.
Da come ha scritto anche il Corriere della sera, Sartoretto ha presentato denuncia ai carabinieri e il corpo dell’animale è stato affidato all’Istituto zooprofilattico per l’autopsia che servirà a recuperare il proiettile che l’ha ucciso e tentare di risalire all’arma che l’ha ucciso. Ma ora in aiuto della famiglia si è schierata anche Piera Rosati, presidente della Lega nazionale per la difesa del cane. “Un altro innocente brutalmente freddato senza pietà – ha detto la Rosati – Con tutta probabilità è stato un cacciatore, visto che si tratta di una zona di caccia e questo prova ancora una volta come questo ‘sport’ sia inutilmente crudele e pericoloso. In ogni caso, si tratta di una persona senza cuore che non ha esitato a fare fuoco contro un cane che non stava facendo nulla di male, una persona molto pericolosa”.
Ora si spera che gli inquirenti trovino al più presto il responsabile, anche perché, al momento, non è possibile escludere nemmeno che possa essersi trattato di un gesto volontario. Sartoretto ha infatti riferito ai carabinieri di non aver più trovato la targhetta col nome dell’animale e il numero di telefono dei proprietari, ma perché portarla via?
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