A Giarre, in provincia di Catania, un quartiere intero si è mobilitato contro la decisione del comune di portare via un cane randagio, considerato amico di tutti gli abitanti
Non succede spesso, ma a volte succede: un cane randagio benvoluto da tutti i cittadini del quartiere in cui vive è stato difeso dalla popolazione che si è letteralmente scagliata contro l’accalappiacani che lo stava prelevando e portando al canile municipale. A raccontarlo tra le pagine de La Sicilia è Mario Previtera, che ha descritto i momenti di tensione che hanno coinvolto tutti gli abitanti del quartiere Jungo, a Giarre, in provincia di Catania.
“Questo cane non si tocca” hanno iniziato a strillare i passanti, quando hanno visto il personale della struttura prelevare il 4 zampe per portarlo al canile. Nonostante con gli operatori ci fosse anche una pattuglia della polizia locale, i residenti di via Settembrini non hanno avuto dubbi e hanno prima protestato animatamente, per poi prendersela con l’addetto che aveva già catturato il meticcio bianco conducendolo sul furgone per poi chiuderlo in una gabbia.
Grazie a un rapido passaparola, in pochi minuti, decine di persone si sono ritrovate in strada, accusando le forze dell’ordine di prelevare con un animale docile e affettuoso, che non aveva mai fatto male a nessuno e che l’intero quartiere aveva adottato da oltre 2 mesi. A quanto si legge su quotidiani locali, qualcuno, nella confusione ha fatto anche “sparire” le chiavi del veiocolo, con l’intento di ostacolare l’operazione. A quel punto, però, si è reso necessario l’intervento dei carabinieri. Fortunatamente, dopo qualche momento di tensione, e dopo una lunga mediazione, si è trovata una soluzione. Le chiavi del mezzo sono miracolosamente “riapparse” e il cane, da come è stato promesso dal Comune, non finirà in nessun canile: sarà infatti microchippato nella sede Asp di Macchia e poi restituito al “suo” quartiere. Speriamo, in tempo per Natale…
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