Il critico d’arte Vittorio Sgarbi è tra le persone che si sono opposte all’abbattimento delle caprette dell’isola Palmaria deliberato dal Comune di Portovenere e si è detto disposto ad adottarle tutte.
Il Comune di Portovenere ha deciso di compiere una vera e propria strage di animali, abbattendo tutte le caprette presenti sull’isola Palmaria, nel Mar Ligure, considerate dannose per l’ecosistema isolano. Dopo l’approvazione della delibera, il 19 settembre 2016, tantissime associazioni animaliste si sono opposte all’inspiegabile decisione di compiere un simile animalicidio. Dopo la proposta del Consigliere Regionale della Lega Nord, Stefania Pucciarelli, che ha chiesto di salvare le caprette dandole in adozione agli agriturismi, anche Vittorio Sgarbi ha espresso la sua opinione in merito: Se proprio non possono tenerle alla Palmaria, le capre sono pronto ad adottarle anche tutte.
Il critico d’arte ha affermato: Non vedo la necessità di uccidere questi animali, è un puro omicidio. Non credo convenga politicamente al sindaco di Portovenere applicare questa ordinanza. Si porterebbe dietro l’odio di mezzo mondo e dal punto di vista logico non è giustificato. Io sono disposto a prendere quelle che non riescono a tenere lì sull’isola Palmaria. Oppure anche tutte. Sembra quasi che, dopo la denuncia dell’AIDAA per aver usato la parola capra in senso dispregiativo, (LEGGI ANCHE: “OFFENDE LE CAPRE”: VITTORIO SGARBI DENUNCIATO DA AIDAA), Vittorio Sgarbi voglia adesso dimostrare la sua sensibilità verso questi animali.
La LAV e la LIPU di La Spezia, insieme ai volontari del Canile di San Venerio e alle associazioni Animalisti Italiani, BETA Benessere e Tutela Animale, hanno lanciato un appello in cui spiegano: Chiediamo a nome dei cittadini, che numerosi ci hanno contattati, che la Giunta del Comune di Porto Venere modifichi il progetto valutando metodi alternativi all’uccisione delle caprette, preservando così anche il flusso turistico locale sul quale il progetto elaborato potrebbe incidere in termini negativi, danneggiando anche l’immagine del nostro territorio.
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