Un cavallo da tiro si è accasciato a terra ed è morto dopo un estenuante tour turistico per le vie del centro storico di Palermo.
A Palermo un cavallo che trasportava una carrozza adibita a giri turistici nel centro storico si è accasciato a terra senza più rialzarsi. L’animale, in perfette condizioni fisiche, aveva appena terminato il suo estenuante tour di Palermo, tra strade strette e salite ripidissime sotto il sole. Nonostante fosse giovane, il suo fisico non ha retto ed è crollato davanti allo storico Teatro Massimo, tra il traffico della città e i turisti che hanno assistito alla scena straziante. La sua morte ha scatenato una protesta da parte degli “gnuri” (i cocchieri in dialetto palermitano) contro il Comune per l’assenza di servizi necessari, quali pensiline per i luoghi di sosta e strutture fondamentali per il ristoro e il riposo dei cavalli.
L’avevamo detto in tempi non sospetti: quello stabilito dall’amministrazione comunale non sarebbe stato un percorso sostenibile – ha accusato il Presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina – Il cocchiere aveva appena terminato il giro turistico previsto dal Comune, con tanto di vicoli stretti, strade in salita e asfalto dissestato. Una volta arrivato davanti al Teatro Massimo, il cavallo si è accasciato e non ha più dato segni di vita. Sono le conseguenze di quello che è stato deciso a maggio, quando alle carrozzelle è stato impedito di attraversare Corso Vittorio Emanuele.
Nonostante le proteste e i sit-in dei lavoratori, l’amministrazione ha optato per un percorso alternativo che va totalmente contro la salute degli animali – ha continuato il Presidente – Nel caso specifico si trattava di un cavallo giovane, le cui condizioni erano state considerate perfette. Ma per tutta l’estate è stato sottoposto a sforzi senza precedenti: gli stalli disposti dal Comune sono all’aperto, sotto il sole e quando i cocchieri spostano i propri animali, vengono multati. Quello che è accaduto era evitabile, chiediamo una soluzione alternativa per i cocchieri, prima che un episodio simile possa ripetersi.
Al momento sono in corso accertamenti da parte dei vigili urbani sul microchip del cavallo e su tutta la documentazione, per verificare l’autorizzazione da parte del Comune a farlo circolare per le strade di Palermo. Un episodio simile si era verificato anche a Roma nel giugno 2016 (LEGGI ANCHE: CAVALLO SI ACCASCIA AL SUOLO NEL TRAFFICO DI PIAZZA VENEZIA A ROMA) e, nella Capitale, già in precedenza erano stati messi sotto accusa alcuni vetturini (LEGGI ANCHE BOTTICELLE, CAVALLI MALTRATTATI: 41 VETTURINI INDAGATI). Casi del genere riportano l’attenzione su un tipo di utilizzo degli animali improprio, oltre che anacronistico.
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