Alcuni gatti della colonia AIDAA del cimitero di Brindisi sono stati indebitamente prelevati nei giorni scorsi per essere molto probabilmente inviati al nord Italia in violazione delle normative nazionali a tutela della territorialità dei gatti di colonia cosi come previsto dalla legge 281/91.
Da alcuni giorni sono spariti 5 gattini della storica colonia AIDAA del Cimitero di Brindisi, senza che i referenti locali dell’Associazione né il Comune di Brindisi avessero dato mandato ad alcuno di portarli via. La colonia, di cui AIDAA si occupa da anni, garantendo cibo e sterlizzazioni, è composta da diverse decine di gatti adulti ma, chi ha sottratto i gattini ha prelevato solo i cuccioli, che, dopo essere stati portati fuori dal territorio comunale, si trovano ora in case private. I responsabili di questi furti sono stati individuati attraverso alcune conversazioni sui social nelle quali parlavano apertamente della questione e una di queste persone affermava di aver parlato già con un non meglio identificato staffettista che dovrebbe portarli al nord ma: Al momento essendo i gatti malaticci, non possono essere trasportati.
Le persone coinvolte in questa vicenda, che hanno anche creato un evento pubblico Facebook per raccogliere fondi per la gestione della colonia senza alcun titolo, saranno segnalate alla Procura di Brindisi e alla Polizia Postale, nonché alla Guardia di Finanza per il reato di truffa. Ci abbiamo messo poco ad individuare questa congrega di furbette del quartiere – affermano i vertici di AIDAA – anche perché, oltre ad essersi impossessati di gatti randagi, violando sia la 281 del ‘91 sia compiendo il reato di cui all’articolo 642 del Codice Penale, hanno ben visto di mettersi a raccogliere soldi senza alcuna autorizzazione inventandosi un evento su Facebook. Da qui la decisione di denunciarle. Vadano a spiegare ai Carabinieri ed alla Finanza le loro intenzioni.
Pare, tra l’altro, che in questa vicenda sia coinvolta una referente locale di un’altra associazione che, se risulterà colpevole sarà indicata con nome e cognome suo e dell’associazione di appartenenza che già in passato era stata coinvolta in loschi giri di trasferimenti di cani e gatti pugliesi e non solo.
Photo Credits: Press Office AIDAA