L’Olanda è riuscita là dove molti altri Paesi europei e non solo non sono mai riusciti: eliminare del tutto il randagismo e gli animali abbandonati. Ma come hanno fatto?
Soprattutto in questo periodo non è difficile trovare in strada o in vacanza un cane o un gatto (ma, purtroppo, sempre più spesso anche un coniglio) abbandonato. Ci sono zone d’Italia, poi, dove il fenomeno del randagio raggiunge livelli preoccupanti tutto l’anno. Colpa di politiche sbagliate del territorio, ma anche di un errato approccio alle adozioni, spesso poco incentivate e, a volte, rese quasi impossibili. Ma esistono Stati in cui questo tipo di problemi non ci sono? Ebbene la risposta è sì.
L’Olanda, ad esempio, vanta il titolo di non avere animali randagi e non ha nemmeno ucciso nessun animale per raggiungere questo risultato, come forse qualcuno potrebbe pensare. Come ci sono riusciti? Per prima cosa il merito va all’alta collaborazione che hanno dimostrato gli abitanti, sia nei confronti degli animali domestici che di altri animali. La popolazione nell’insieme vede il maltrattamento degli animali come crimine deplorevole, alla stregue di qualunque altro crimine perpetuato nei confronti degli esseri umani. Tanto che, come pure in Inghilterra, i cosiddetti pet hanno gli stessi diritti degli esseri umani.
Questo significa che se una famiglia decide di prendere un animale domestico con sé, sa già che dovrà trattarlo in modo equo e che se ne dovrà occupare fino alla fine dei suoi giorni, proprio come fosse un altro componente della famiglia. Ovviamente, questa consapevolezza è arrivata col tempo, ma è stata supportata (e incentivata) anche da specifiche leggi, come quella della sanità, che è una sanzione esemplare di 17mila euro di multa e 3 anni di reclusione senza cauzione per chi danneggia una animale domestico.
Inoltre, sono state istituite diverse campagne di prevenzione con sterilizzazioni di massa obbligatorie con spese coperte interamente dal Governo. Certo, a volte, l’eccezione può ancora capitare, ma gli sporadici ritrovamenti permettono di gestire al meglio la situazione e di trovare in tempi rapidi una sistemazione al 4 zampe malcapitato di turno. Insomma, la domanda sorge spontanea: noi ci arriveremo mai?
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