L’Onorevole Brambilla scende in campo contro lo scempio di Yulin e lancia un appello alla comunità internazionale
Barbarie che la comunità internazionale non può più tollerare – Queste le parole dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla contro il consumo di carne di cani nei paesi asiatici e contro il Festival di Yulin, nella Regione Autonoma del Guanxi, vicino al confine col Vietnam, che il 21 giugno di ogni anno dal 2010 prevede la macellazione di circa 10.000 cani, che, prima di finire sulla tavola, subiscono atrici torture.
I cani vengono prelevati per strada o addirittura rapiti e sottratti ai propri padroni, legati, rinchiusi in sacchi o stipati in massa in gabbie nelle quali respirano a fatica e non riescono a compiere il minimo movimento, prima di essere brutalmente uccisi dai loro aguzzini che non risparmiano loro nessun tipo di sevizia.
I cani sono maltrattati, colpiti, infilzati scuoiati e bolliti vivi, appesi alle bancarelle ancora agonizzanti, senza nessuna pietà. E tutto ciò per soddisfare il palato! La carne di cane infatti è considerata una prelibatezza in alcune zone della Cina meridionale, della Corea e delle Filippine e il Festival di Yulin è frequentato ogni anno da migliaia di persone.
Dalla sua istituzione, sono state molteplici le proteste e le petizioni lanciate dalle associazioni internazionali di animalisti in tutto il mondo per porre fine a questa tradizione crudele [LEGGI ANCHE: YULIN, IL FESTIVAL DELLA CARNE DI CANE TORNA ANCHE NEL 2016: AL VIA GLI APPELLI PER FERMARLO], ma senza esito.
Stavolta la voce contro questo orrore si leva forte anche dall’Italia, grazie all’Onorevole Brambilla, da sempre attenta alla causa animalista, che ha invitato il Governo italiano a chiedere ai Governi dell’Estremo Oriente di vietare il consumo e il commercio della carne di cane, possibilmente coinvolgendo i partner europei e l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.
In particolare, la Brambilla – Presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente – insieme a Jason Pang, Direttore della Comunicazione della World Dog Alliance, una delle più importanti associazioni no-profit impegnate nella lotta contro il mercato della carne di cane, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, seguita da una mozione parlamentare, affinché, anche in vista dei XXIII Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang, sia proibita un’usanza che è causa di abusi ripugnanti e di ingiustificabili sofferenze.
Impossibile – sottolinea la parlamentare – restare indifferenti di fronte ad una barbarie neppure commentabile. Il fatto che avvenga in paesi lontani non ci autorizza a volgere lo sguardo dall’altra parte. Il nostro Governo deve decidersi ad intervenire contro questa atroce crudeltà.
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