Un fenicottero morto e uno ferito. È questo il triste bilancio della giornata di ieri domenica 5 giugno a Oristano, in Sardegna. Ma gli inquirenti hanno aperto un’inchiesta
Un fenicottero ucciso e un altro è rimasto ferito. È questo il triste bilancio della giornata di ieri, domenica 5 giugno, in Sardegna dove, a quanto pare, gli animali sono stati impallinati a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Da subito esclusa l’ipotesi che si possa essere trattato di un incidente, anche perché la stagione venatoria è chiusa da tempo. Ma perché qualcuno dovrebbe avercela con questi magnifici volatili che, oltretutto, sono anche una specie protetta?
A chiederselo sono in tanti, non solo gli inquirenti, ma anche i medici della Clinica Duemari, ovvero i veterinari della piccola Topy (LEGGI ANCHE: OPERATA GATTINA DI 290 GRAMMI) o della Onlus (LEGGI ANCHE: CLINICA DUEMARI, LA ONLUS PRENDE VITA), a cui il fenicottero superstite è stato affidato per le cure.
Dopo alcuni esami, infatti, i dottori hanno accertato che l’esemplare era stato colpito con una fucilata alla base del cranio ed era anche stato ferito a una zampa. Sorte quasi identica per l’altro esemplare ritrovato morto nella scuola. “Vi direte: ma queste cose succedono tutte ad Oristano? – scrivono i dottori sulla loro pagina Facebook – La risposta è no, succedono dappertutto. Ma qui ad Oristano abbiano tanti animali, domestici e selvatici, e sistemi di controllo che funzionano, Corpo forestale, vigili urbani, privati cittadini che sono consapevoli della ricchezza del nostro patrimonio e che si muovono per difenderlo. Difficilmente possono capitare cose come questa senza che vi sia una notizia di reato che arriva alla procura. Contro ignoti, è vero, ma intanto la gente viene a sapere e aumenta l’attenzione di tutti. Fenicotteri impallinati, di cui uno morto con un pallino penetrato nel cervello e l’altro ricoverato con un pallino in torace”.
Una crudeltà inaudita per animali che, obiettivamente, non sono molesti in alcun modo. Tanto che alla Duemari aggiungono: “I fenicotteri sono un patrimonio di tutti e se qualche imbecille pensa che diano fastidio faccia molta attenzione a non essere beccato“.