Un negozio di animali ha regalato meticci per un giorno. Si è trattato di un esperimento sociale ben riuscito grazie al motto: “Meglio di comprare una vita, è salvarne una”
È vero: solo ieri 12 aprile vi abbiamo parlato della campagna contro gli animali in vetrina lanciata da Tessa Gelisio (LEGGI ANCHE: TESSA GELISIO LANCIA #METTICILTUOMUSO, PETIZIONE CONTRO GLI ANIMALI IN VETRINA), ma questo particolarissimo spot per le adozioni merita di essere visto.
Sì, vi chiederete voi, ma cosa c’entra un video promozionale sulle adozioni dei cani e gatti senza famiglia con i negozi che “espongono” pelosi? C’entra perché una nota associazione animalista che opera in Brasile, la Quatro Patinhas Ngo, ha pensato di utilizzare proprio questo tipo di attività commerciale a fin di bene. Infatti, le gabbiette del locale sono state “riempite” di cagnolini e di gattini tutti provenienti dai rifugi della zona che sono stati regalati ai clienti che volevano comprare un pet. In realtà, si è trattato di un vero e proprio esperimento sociale, poiché le persone che varcavano la soglia del negozio non sapevano né di essere riprese né che ad aspettarli dall’altra parte della vetrina ci fossero pelosetti non di razza, ma puri e orgogliosi meticci. Il risultato? Ottimo, considerando che quasi tutti i piccoli ospiti hanno trovato una casa.
Lo slogan dell’operazione è stato: “Meglio di comprare una vita, è salvarne una“, ma i volontari della Ong hanno anche voluto lasciare un messaggio alla popolazione brasiliana dove una vera politica per il benessere animale manca: “I rifugi di solito sono in cattiva condizioni. Gli animali muoiono di malattie e maltrattamenti o a causa del sovraffollamento. Alcune persone abbandonano gli animali nei rifugi, pensando che questi verranno adottati e riceveranno cure adeguate. Ma di solito finiscono per morire di molte malattie e depressione. La gente paga ancora un sacco di soldi per comprare animali nei negozi. Ma ci sono molti altri animali domestici che portano tanto amore con loro per tutta la vita e le persone non hanno bisogno di spendere un centesimo per questo“. A pensarci bene, forse, il Brasile è più vicino a noi di quanto si pensi…
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