Quando si vive con un cane o con un gatto si deve essere preparati a tutto: ecco qualche nozione di primo soccorso in caso di puntura di api, colpo di calore e crisi epilettica
Qualche tempo fa vi abbiamo parlato delle nozioni base che ogni proprietario coscienzioso dovrebbe avere di primo soccorso (LEGGI ANCHE: PRIMO SOCCORSO, COSA FARE SE CANI E GATTI SI FANNO MALE IN CASA), per aiutare i pet che si tagliano con qualche oggetto o che magari hanno subito un trauma. Ma, in effetti, avevamo tralasciato altri tipi di incidenti domestici che possono capitare quando si hanno cani o gatti e a cui è sempre bene essere preparati. Ecco qualche consiglio del sito www.qzlife.it.
Primo su tutti: le punture di api o vespe. Attenzione, solitamente questo genere di “morso” non è letale, tanto che causa un gonfiore contenuto e un po’ di prurito. Però è sempre bene controllare con cura la zona colpita: se riuscite a vedere il pungiglione, ad esempio, potete utilizzare una carta di credito o il codice sanitario per raschiarlo via dalla cute, oppure delle pinzette (prima sterilizzate), facendo attenzione a non spezzarlo e a non mandarlo più a fondo. Inoltre, se avete in casa un antistaminico a uso veterinario, potreste usarlo per alleviare alcuni sintomi del vostro peloso, ma ovviamente, prima di compiere questa operazione è sempre meglio consultare il vostro medico di fiducia. Infine, se notate gonfiore dei tessuti sul muso o sul collo, oppure un attacco di orticaria su tutto il corpo, correte dal veterinario: potrebbe trattarsi di una reazione anafilattica con cui è meglio non scherzare.
Numero due: gli sbalzi di temperatura tipici di questi ultimi anni potrebbero causare il cosiddetto colpo di calore. Se il vostro amico a 4 zampe ansima pesantemente, sbava e fa difficoltà a respirare, portatelo in una zona della casa fresca e copritegli collo e testa (ma non il muso) con un panno inumidito. Fatto ciò, anche se notate dei miglioramenti, ovviamente, è meglio portarlo dal veterinario per un controllo.
Tre: le crisi epilettiche meritano un discorso a parte, anche perché (per fortuna) non tutti gli animali ne vengono colpiti. Il che però non significa che non potrebbe succedere. Per prima cosa va detto, che tendono a regredire spontaneamente in meno di 3 minuti. Il compito del proprietario è quello di assicurarsi che il cucciolone resti al sicuro durante l’attacco. Spostate oggetti che possano fargli del male, come spigoli di mobili e sedie. Non mettete le mani o il viso vicino alla sua bocca e non tirategli fuori la lingua. Anche in questo caso, una volta passata la crisi, soprattutto se era la prima volta, è bene consultare un dottore.
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