Quando un animale muore non è affatto facile elaborare il lutto. Non lo è per gli adulti, ovviamente, che hanno sempre considerato i loro amici pelosi come membri della famiglia a tutti gli effetti, ma soprattutto non lo è per i bambini. Ma il compito di ogni genitore è quello di aiutare i piccoli a superare la perdita. Anche perché si tratta di un momento importante nella vita dei cuccioli d’uomo, che va affrontato come tale da parte di chi li guida.
Come sappiamo, crescere con un pet aiuta i bimbi a comprendere che esistono modi diversi per manifestare e ricevere affetto. Con gli animali i bambini si confidano, si scambiano abbracci e dispetti come con nessun altro. Inoltre, abitare con un animale consente ai bambini di affrontare in modo naturale i grandi temi della vita come la nascita, l’accoppiamento e anche la morte. Importante, però, è dire sempre la verità. Chi scrive parla per esperienza personale, dire ai propri figli che l’amato cane non c’era più è stato difficile: ma era molto anziano, quasi 17 anni, e aveva avuto una bella esistenza.
Certo, è vero che se la morte segue una malattia è forse più semplice: parlate con i vostri figli e date loro il tempo di salutare il proprio migliore amico, per un bambino tornare e scoprire la cuccia vuota potrebbe essere più traumatico di quanto pensiate. Inoltre, nel caso si dovesse ricorrere all’eutanasia, è bene evitare di far assistere il bambino. Se, invece, la morte sopraggiunge per cause incidentali e mentre il bimbo è via, bisogna prepararlo alla notizia e avvisarlo in anticipo, ancor prima che entri in casa.
In generale, possiamo dire che tutte le inevitabili domande sulla morte da parte del piccolo di casa, si affrontano allo stesso modo della perdita di una persona. Evitate, infine, di precipitarvi al canile più vicino per riempire la perdita: anche un bambino ha bisogno del suo tempo per piangere e metabolizzare prima di tornare ad amare di nuovo.
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