Tra tanti cani e gatti in cerca d’adozione, ci sono anche altri animali che hanno bisogno di una di amore e di una casa. O, meglio, di una stalla per passare così gli “anni della pensione” nel modo più sereno possibile. Stiamo parlando degli 11 cavalli della Polizia di Stato che sono appena stati riformati e che il Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno cederà a titolo gratuito perché non più idonei all’attività istituzionale.
I loro nomi sono Allegro, Adler, Fakos Talen, Finale, Utet, Jennifer, Romina, Van Ghog, Eroico, Garvin e Uia e sono tutti esemplari che per anni hanno servito insieme ai loro cavalieri nei servizi di pattuglia in parchi e aree verdi di tutta la nostra penisola e anche nei loro anni più maturi sapranno di certo essere compagni fedeli. Attenzione, però, non tutti potranno presentare la domanda per averli. Solo il personale della Polizia di Stato in servizio o in pensione o il personale dell’amministrazione civile dell’interno potrà richiederli (in entrambi i casi, comunque, si dovranno dimostrare motivi affettivi e senza scopi di lucro) nonché, in via subordinata, le associazioni Onlus no profit che tutelano i diritti degli animali o addette ad attività di ippoterapia.
I CAVALLI SONO INTELLIGENTI E SANNO PRENDERE DECISIONI
Altrimenti gli 11 pensionati rimarranno dove sono, cioè presso il centro della Polizia a cavallo di Ladispoli, in provincia di Roma. La speranza è comunque che questi grandiosi animali abbiano la possibilità di passare gli ultimi anni della loro vita insieme a qualcuno che sia loro legato in modo particolare o possa, comunque, garantire loro un rapporto umano quotidiano e una occupazione commisurata alle loro attuali capacità. Insomma, un po’ come accade per il 99 per cento dei cani poliziotto che vengono adottati dai loro conduttori. Nei rari casi in cui questo non si verifica, infatti, si cerca per loro una famiglia più che qualificata. E in questo caso a maggior ragione, dato che occuparsi di un cavallo non è certo cosa da tutti.
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