I miracoli a Natale accadono e, per fortuna, non solo a Natale. Il signor Sergio, l’ottantenne di Monfalcone che, dopo aver perso la sua casa, aveva deciso di dormire nella sua automobile per non lasciare l’adorata cagnolona Papi nel canile municipale, ha finalmente trovato un posto in cui stare. A darne notizia La Cuccia Onlus, l’associazione che per prima ha diffuso l’appello affinché qualcuno aiutasse anziano e 4 zampe a riunirsi, sulla sua pagina Facebook.
“Sergio e la sua amata Papi hanno trovato casa grazie a due meravigliose persone che gli hanno dato un tetto a costo zero!“. Uomo e cane quindi potranno vivere insieme e senza spese aggiuntive. Nel precedente annuncio, infatti, si era detto che Sergio avrebbe potuto pagare un affitto di massimo 400 euro, ma percependo dallo Stato una pensione minima, quella somma avrebbe gravato non poco sul suo budget familiare. Fortunatamente, però, la questione si è risolta nel migliore dei modi. E c’è di più. Perché la vicenda di questo dolce ottantenne, che attualmente si trova in ospedale ed è in attesa di essere dimesso, ha scatenato una vera e propria gara di solidarietà.
Come scrive sempre La Cuccia: “In questi ultimi giorni molti di voi hanno espresso il desiderio di poter aiutare Sergio e Papi anche se non avevano la possibilità di mettere a disposizione una casa“. Da qui l’idea di creare una sorta di “fondo” per il cane (che ora ha 9 anni) e che in futuro potrebbe aver bisogno di spese veterinarie. Perché va detto, Sergio per sé non vuole nulla, quello che gli sta a cuore è di poter solo garantire a Papi un luogo degno in cui vivere e di poter esserle accanto (anche economicamente) se un giorno lei si dovesse ammalare. Perché l’amicizia tra esseri umani e animali è proprio questo, uno scambio, un dare e avere continuo, dove solitamente sono i primi a guadagnarci di più. Per avere informazioni sullo stato di salute di Sergio e sulla vicina riunione con il cane, quindi, potete seguire la pagina sociale della Onlus. Così come se voleste contribuire al fondo per Papi, potete scrivere un messaggio privato all’attenzione della prof. Laura Grassi.
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