Qualche tempo fa, ad Alassio, aveva destato un certo scalpore il parroco della chiesa Sant’Anna che aveva cacciato in malo modo due turisti che “avevano osato” entrare nella casa di Dio con il loro Golden Retriever. Ma, evidentemente, don Gilles Jeanguenin non è l’unico prelato a non amare gli animali. Tanto che da Casale sul Sile, in provincia di Treviso, arriva oggi la notizia di una signora cacciata in malo modo stavolta non dalla messa, ma addirittura dal sagrato di una chiesa solo perché in compagnia dei suoi cani.
A raccontarlo a La Tribuna di Treviso proprio la protagonista, Cinzia Corradini, una dipendente del comune di Jesolo, orgogliosa proprietaria di Sofia e Ariel, 2 barboncine bianche, mamma e figlia, che domenica scorsa si trovava in gita a Casale sul Sile. Una bellissima giornata, ha detto, almeno fino a quando non ha deciso di fare una passeggiata davanti la parrocchia. “Ero con le mie cagnoline – ha affermato la signora Corradini al quotdiano online – belle e pulite, profumate come sempre. Sull’imbarcazione avevano tutti fatto a gara per prenderle in braccio, scattare delle foto. So bene che non si può entrare in chiesa con i cani, ma io mi sono fermata al cortile, affacciandomi un attimo, e sempre dall’esterno. Ci sono opere meravigliose, affreschi del Tiepolo“.
Cinzia, infatti, rispettosa del culto, non voleva entrare con gli animali a messa (cosa che tra l’altro in alcune chiese è invece permesso) ma, dopo pochi minuti, dalla chiesa è uscito un uomo, non sa se il sacrestano o il parroco, che molto bruscamente le ha detto di andare via con i cani, perché non potevano stare neppure in cortile. “Mi chiedo se questo sia l’atteggiamento giusto – ha poi proseguito Cinzia – in fondo possono arrivare anche cani per l’assistenza ai non vedenti, a persone tristi e depresse. Cani che non si separano mai dai loro padroni. Le regole ci sono e vanno rispettate. Ma vietare anche due passi nel cortile mi sembra davvero troppo e non lo accetto“. Interrogato sull’accaduto, don Mariano Maggiotto si è limitato a rispondere che davanti la sua chiesa c’è un cartello che invita i padroni dei cani a non portare i loro amici animali nel prato sul sagrato della chiesa dove giocano i bambini. “E’ una forma di rispetto per il luogo – ha detto – e per chi frequenta la zona verde“.
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